Ieri 5 aprile 2025 si è svolta a Roma una manifestazione organizzata dal Movimento 5 Stelle contro il riarmo europeo e a favore della pace.
“Siamo venuti qui per lo stesso motivo per cui non siamo scesi in piazza la settimana scorsa, noi vogliamo la pace, quella vera” sottolinea Giuseppe Conte Leader del Movimento 5 Stelle. Inoltre il leader dei 5 Stelle ha detto che alla manifestazione erano presenti 100.000 persone (naturalmente come da copione c’è il solito valzer delle cifre). Il corteo, comunque, è partito da Piazza Vittorio Emanuele II e si è concluso ai Fori Imperiali, dove sono intervenuti politici e rappresentanti della società.
Giuseppe Conte, inoltre, ha criticato il piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, definendolo una “follia” e proponendo alternative come investimenti nella sanità e nel lavoro. La manifestazione ha visto la partecipazione di diverse forze politiche, tra cui il Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra, oltre a associazioni come Anpi e Rete Pace e Disarmo5.
Una nota positiva, oltre alla partecipazioni di associazioni storicamente contrapposte ai conflitti bellici, a mio avviso, è stata la presenza (da remoto) del Professor Alessandro Barbero il quale ha spiegato, seppure in modo piuttosto succinto, le analogie tra lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e la condizione psico-sociale attuale. Gli intellettuali, a nostro avviso, dovrebbero sapere bene che tutte le guerre di qualsiasi epoca non sono mai scoppiate per ripristinare principi etici o per garantire una giustizia universale, bensì per appagare la bramosia di potere e l’ingordigia dei ricchi. Alessandro Barbero, pur sapendo che questa sua posizione ideologica potrebbe comportargli delle conseguenze, da grande intellettuale quale è, si è assunto i rischi.
In conclusione mi preme sottolineare il fatto che nonostante siamo perfettamente d’accordo col discorso tenuto da Giuseppe Conte (anzi, sottoscriviamo ogni sua parola), non possiamo esimerci dal ricordare che la prima firma del primo pacchetto di armi inviato all’Ucraina è stata la sua; con tanto di consenso da parte di tutti gli esponenti del Movimento presenti in piazza oggi e al governo nel 2022. Pertanto mi domando: ma se al posto di Giorgia Meloni ci fosse stato Giuseppe Conte come sarebbero andate le cose? Ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe organizzato questa manifestazione? Io credo che le cose sarebbero andate esattamente allo stesso modo, solo a parti invertite! La politica è diventata una sorta di palcoscenico in cui vengono esibiti giochi di prestigio ideologico e kafkiane trasformazioni camaleontiche imposti da poteri sovranazionali ai danni degli ignari cittadini. La politica è morta!
Antimo Pappadia