Questa è la lettera che Silvana De Mari ha scritto al dottor Filippo Anelli Impegnato da anni nell’attività ordinistica, è Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bari dal 2012. Dal 2018, è anche Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO).
Chi è invece Silvana De Mari? Silvana De Mari si è Laureata in medicina all’Università di Torino, si è specializzata in chirurgia generale ed endoscopia dell’apparato digerente e in psicologia cognitiva. Ha esercitato come chirurga presso gli ospedali San Luigi di Orbassano e Santa Croce di Moncalieri e in Etiopia all’ospedale di Bushulo.
Nel 2000 ha pubblicato “L’ultima stella a destra della luna”, il suo primo libro per ragazzi, cui segue nel 2003 “La bestia e la bella”, entrambi per Salani.
Nel 2004, con “L’ultimo elfo”, tradotto in dodici lingue,[5] vince il 48º Premio Bancarellino e il Premio Andersen. In Francia nel comune di Épinal “L’ultimo Elfo” ha vinto il premio Prix Imaginales nell’edizione del 2006.
Ecco la lettera
Gentilissimo Dottor Filippo Anelli,
presidente della Federazione degli Ordini dei Medici, ho letto con molto interesse la sua intervista su tachipirina e vigile attesa. Oserei dire anche con tenerezza. Paracetamolo e non fare un accidente fino a quando non era troppo tardi, quindi, non era un protocollo, qualcosa di cui ci si assume la responsabilità, ma un fraterno consiglio da collega a collega. Mi scusi, ma perché avete dato un consiglio di così bestiale idiozia? Oltre che medico sono uno scrittore, anche piuttosto bravo, e ho una notevole capacità nell’uso delle parole. Per tachipirina e vigile attesa non ci sono altre parole che queste: bestiale idiozia. La gente è morta per questa bestiale idiozia. Dare in una malattia infiammatoria un farmaco non antiinfiammatorio che abbatte il glutatione, prima difesa dell’organismo, e abbatte la febbre, seconda difesa dell’organismo, è bestialmente stupido. Non dare immediatamente anti infiammatori, vitamina D e C, idrossiclorochina e azitromicina che avrebbero risolto il problema insieme a eparina e cortisone ha causato migliaia di morti inutili, migliaia. Se era solo un fraterno consiglio, dato oltretutto da gente che deve aver superato patologia medica e farmacologia col 18 e ancora non sa come c’è riuscita, per quale incredibile motivo noi che abbiamo dato le cure corrette salvando i pazienti siamo stati ripresi e poi radiati? Dò quindi per scontato che entro due giorni, massimo tre, riceverò la comunicazione che la mia radiazione è stata annullata. Se questo non succede, vuol dire che lei parla, come dire, a vanvera. In allegato la fotografia che ho usato sui social per diffondere la terapia corretta. Grazie a me medici che non la conoscevano l’hanno applicata salvando le persone. Ho usato la foto perché tutte le volte che nominavo quei farmaci la mia pagina FB veniva chiusa, come il mio canale Youtube, chiuso anche lui. Il vostro fraterno consiglio da collega a collega era quindi blindato come un carro armato. Un carro armato che ha schiacciato i pazienti, facendoli morire nel dolore.