Gio. Set 19th, 2024

Un suono discende da molto lontano
assenza di tempo e di spazio
nulla si crea, tutto si trasforma
la luce sta nell’essere luminoso
irraggia il cosmo intero
cittadini del mondo cercano una terra senza confine
la vita non finisce è come sonno
la nascita è come il risveglio

Finchè non saremo liberi

torneremo ancora
ancora
e ancora

Suoni in assenza di tempo e di spazio, martedì 10 settembre, nella magica Piazza della Loggia a Brescia. In quel rettangolo rinascimentale- veneziano delimitato dalla magnifico Palazzo della Loggia del XV secolo, e  dalla Torretta dell’Orologio dove da secoli Toni e Batista, i macc de le ure ( i matti delle ore), scandiscono il passare del tempo coi loro inesorabili tocchi martellanti.

Ai piedi della Torretta la stele che ricorda le vittime del vigliacco attentato di Piazza della Loggia, avvenuto il 28 maggio 1974.

E poi il Monte di Pietà Vecchio, con la sua loggetta in stile veneziano, con sette arcate suddivise da esili colonne, che lo unisce al Monte di Pietà Nuovo. Cosa mirabile, che lo rende primo museo pubblico all’aperto, è il riutilizzo a scopo decorativo, sulla facciata, di iscrizioni e reperti  archeologici di epoca romana. E poi lei, La Bella Italia, monumento donato da Vittorio Emanuele II a ricordo della Dieci Giornate che hanno valso alla città l’appellativo di “Leonessa d’Italia”.

Ecco, in questa cornice, davanti a circa 3000 spettatori, si è tenuto il concerto mistico di Simone Cristicchi e Amara in onore di Battiato. Il titolo “ Torneremo ancora”, è ispirato al famoso pezzo del maestro, composto con  e di cui ho riportato i primi versi in apertura del mio articolo. La canzone dà il titolo all’ultimo album uscito il 18 ottobre del 2019.

Lo sai

che il sogno è realtà

e un mondo inviolato

ci aspetta da sempre

I migranti di Ganden

in corpi di luce

su pianeti invisibili

Gli uomini, giunti su questa Terra, si addormenteranno prima o poi come in un sonno, per risvegliarsi in un altro mondo senza tempo nè spazio. Con al morte “la vita non finisce”, ma inizia in un altro modo. Siamo come “migranti di Ganden”, pellegrini di questa vita alla ricerca della via per la verità.

Il riferimento a Ganden non è casuale. Ganden infatti è uno dei principali monasteri Gelugpa, più volte danneggiato dopo l’annessione del Tibet alla Repubblica Popolare Cinese, e i monaci costretti all’esilio. Oggi è stato ricostruito e viene considerato uno dei patrimoni culturali del Tibet.

Battiato, ricercatore ad ampio spettro degli universi spirituali, si era avvicinato al buddhismo tibetano. Ne è testimonianza un suo viaggio in Nepal e il film documentario dal titolo

“Attraversando il bardo” al quale ha collaborato.

A  proposito del cammino spirituale, lo stesso Battiato così si è espresso:

: “Tutti noi siamo esseri spirituali. Siamo in cammino verso la liberazione. Fino a quando non saremo liberi, torneremo ancora, più volte, a questa vita terrena. L’esistenza è ciclica e si ripete fino a quando l’anima non sarà del tutto libera dalle emozioni perturbatrici dell’ego che la tiene avvinta. Siamo esseri schiavi delle nostre emozioni, che ci dominano. La liberazione, invece, non può avere legami”

Franco Battiato ci ha lasciati il 18 maggio del 2021 e questo testo può considerarsi il suo testamento poetico.

In piazza la sua voce è tornata a vibrare nelle corde di Cristicchi e di una illuminata Amara dal timbro graffiante.

Tanti i suoi testi, presentati al concerto: l’era del cinghiale bianco, Fisiognomica, E ti vengo a cercare, L’ombra della luce, Il re del mondo…

tante suggestioni, visioni… profondità e leggerezza.

E poi un regalo di Simone Cristicchin alla città, con cui collabora da tempo coi suoi spettacoli teatrali: una sua canzone dedicata alla strage di Piazza Loggia, “Brescia 74”, scritta per la colonna sonora del film “Non perché c’eravamo”. Il cantautore immagina che un nipote scriva una lettera al nonno che non ha mai conosciuto perché vittima dell’attentato.

E’ superfluo raccontare la commozione, gli applausi. Il piacere corale di sapersi emozionare.

Di voler credere ancora nella verità, perché come canta il maestro:

Molte sono le vie

ma una sola

quella che conduce alla verità

Finché non saremo liberi

torneremo ancora

ancora

e ancora

Anna bruna Gigliotti

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