Gio. Nov 21st, 2024

Sono trent’anni che in Italia i tagli alla sanità avvengono sistematicamente! L’Emilia Romagna non fa eccezione! Tuttavia i soldi per la cementificazione forsennata per edificare opere inutili non mancano mai.

Ecco cosa ne pensa Silvano Tagliavini del Coordinamento cispadano NO autostrada – SI strada a scorrimento veloce.

Silvano, in seguito alla notizia riportata da molti quotidiani, quella di ridurre di 5 milioni di euro le spese relative alle ASL ubicate sul territorio modenese, fa le seguenti considerazioni.

Nell’edizione della Gazzetta di Modena di giovedì 7 marzo scorso veniva posto un titolo all’armante riguardante la Sanità Pubblica. Nell’articolo si spiegava poi il motivo di questo allarme. In sostanza la Sanità Pubblica della Provincia di Modena è stata chiamata a provvedere ad un taglio dei costi di 5 milioni di euro tramite il mancato rimpiazzo dei pensionamenti in tutte le categorie di lavoratori della Sanità. “L’ordine” di risparmio viene dalla Regione, così recita l’articolo, evidentemente preoccupata per il “buco” in questo settore dei servizi, buco oramai cronico nel tempo e aggravatosi dopo il periodo COVID. Molti non lo sapranno e pochi lo ricorderanno ma sembra di rivivere la situazione di precarietà finanziaria della sanità pubblica del 2005/2006 quando a fronte dello stesso problema, mancanza di risorse economiche nella Sanità pubblica, fu deciso, da parte della Presidenza della Regione, di non realizzare i tratti mancanti della strada a scorrimento veloce tra il casello A22 di Reggiolo e quello sulla A13 a Ferrara che comportava un esborso da parte della Regione di 85 milioni di euro. Si decise all’ora di optare per la soluzione autostradale tramite un Project financing con finanza privata e salvaguardare così il Servizio Sanitario, così ci raccontarono. Oggi nella stessa situazione di difficoltà economica della Sanità Pubblica, non viene valutata la rinuncia alla realizzazione dell’arteria autostradale Cispadana che alla Regione verrà a costare, tra nessi e connessi, oltre 800 milioni di euro (senza contare i rischi finanziari per il futuro. Vedi BRE.BE.MI. e Pedemontana veneta) mentre la realizzazione dei tratti mancanti di strada a scorrimento veloce costerebbe tra i 250 e i 300 milioni di euro. Un possibile risparmio di mezzo miliardo circa per finanziare la Sanità Pubblica ed evitare tagli sulla “pelle” dei cittadini. Evidentemente alle alte sfere politiche regionali sta più a cuore una autostrada che la salute dei contribuenti.

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