Gio. Nov 21st, 2024

Chi non si aspetta l’inaspettato non troverà la verità.

(Eraclito filosofo e pensatore greco del 500 a.C. )

L’Alchimia è un’arte segreta, tramandata da generazione in generazione fin dai tempi più antichi, prima che il deserto fosse un deserto, prima che fossero costruite le piramidi dell’antico Egitto, prima ancora che l’uomo avesse memoria di sé, di quel tempo in cui esistevano mitiche e leggendarie civiltà scomparse.

Pochissime le persone che potevano addentrarsi nei suoi segreti, una élite ristretta di sacerdoti che si tramandavano il segreto della trasmutazione dei metalli, nonché della rigenerazione dell’uomo. Chiamata per questo Ars Regia– l’Arte dei Re, ma anche Arte del Fuoco, intendendo quello chiamato Fuoco segreto, un flusso cosmico che si avvaleva della energia celeste, in grado di cambiare la struttura atomica di tutti gli elementi e lo spirito interiore degli uomini, riportandoli all’inizio del tempo prima che venisse corrotto.

Dalla notte dei tempi, quindi, l’Alchimia, è sempre esistita, fin da quando l’uomo ha cominciato a porsi domande sul suo essere e sulla sua esistenza, se ne hanno infatti notizie vaghe e leggendarie, ma è con gli Egizi, i Greci, gli Arabi, i Templari e i costruttori di cattedrali, in cui spesso gli alchimisti hanno lasciato testimonianze  della loro arte grazie al simbolismo cristiano degli affreschi, che l’Alchimia ha travalicato il tempo. Indipendentemente dalla religione seguita, Ebrei, Cristiani, Musulmani, Taoisti, affermano che Dio è il grande Architetto dell’Universo e l’Alchimia è una scienza divina, poiché fin dagli inizi proclama l’Unità dello Spirito con la Materia.

Il raggiungimento finale della Grande Opera, così anche chiamata, è la pietra filosofale simbolicamente descritta con il Rebis, ovvero l’unione degli opposti. L’alchimia, che  si avvale di simboli materiali e immateriali, mette tra gli immateriali, l’Unione dei contrari, matrimonio tra la figura femminile e maschile che creano l’ Ermafrodito o Androgino: Unione alchemica di mascolino e femminino è infatti la fusione della parte femminile/maschile, insita in ognuno. (il dio li avrebbe creati uniti e poi adirato per i loro comportamenti  li avrebbe divisi e condannati a cercarsi per l’eternità). 

L’Androgino simboleggia inoltre l’unione di due elementi primordiali: Zolfo, elemento che brucia e Mercurio,  quello volatile. In generale invece, è sempre simbolo degli opposti: Dalla Tenebra alla Luce –  Dall’informe la Forma- Dal Dolore l’Esultanza – Dalla Divisione l’Unità- Dal Maschio alla Femmina. Dal contrasto dei contrari, nasce l’Armonia dell’amore,   che indicano la riconquista dell’Unità primordiale

In Alchimia l’Androgino è rappresentato dalla Luna, la regina simbolo dell’argento, che si sposa con  il re Sole simbolo dell’oro.

Dicevamo all’inizio Arte Segreta, sui templi era effigiata la figura di Arpocrate, dio del silenzio, con un dito sulla bocca, affinché nessuno oltre agli Adepti, che erano coloro che avevano avuto il dono di Dio, raggiungendo il finale della Grande Opera, potessero venire a conoscenza dei suoi segreti,  perché pericolosi se dati in pasto agli ignoranti o peggio ancora,  a persone di malaffare con  conseguenze nefaste.

Il ciclo completo delle operazioni alchemiche è rappresentato dall’Ouroborus, il serpente che si morde la coda, a simboleggiare l’unità assoluta dell’Universo, della materia e dello spirito, di Dio e dell’uomo, dell’uomo e della donna.

L’alchimia antica indicava l’evoluzione dei quattro elementi presenti in natura: La Terra, L’Acqua, L’Aria, Il Fuoco, a cui si aggiungeva un quinto elemento: La Quintessenza, ovvero l’etere un fluido conosciuto in ogni tempo, e nei luoghi più lontani tra loro. I corpi sono tutt’uno, l’Unità regna nella Materia, e l’Universo forma una sola Unità, una sola Armonia.

La Materia, quindi è suscettibile di trasformazione, ma perché vi possa essere trasformazione, è quindi necessario che la Materia sia unica, che la sostanza sia identica per poter passare attraverso gli stati:  Solido- Liquido- Gassoso a cui se ne è aggiunto uno radiante : Il Fuoco.

Essendo il processo dell’Opus,  metaforico e simbolico, si ipotizzano diversi livelli:

Quello meccanico: attraverso gli attrezzi e gli strumenti.

Quello chimico: all’interno dell’Athanor (il fornello su cui cuoce l’Aludel o Uovo filosofico).

Quello naturale e cosmico :il sole nero si getta nell’acqua.

Quello interiore: Mentale e spirituale- si sviluppa nell’Occiput, nella nuca o vaso delle trasmutazioni.

Quello matematico e geometrico- Cabalistico, che prevede il passaggio dalla forma quadrata alla forma circolare ovvero la quadratura del cerchio.

Continua…

Nadia Farina –

(Nella foto,  Cambio di stato– un’Opera di Nadia Farina)

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