Prendendo la spunto dalle parole che mi hanno colpito nel bel libro di Francesco Antinucci “Spezie-Una storia di scoperte avidità e lusso” tento di analizzare due parole: L’utile e l’inutile.
Circondiamo la nostra vita di “ cose che non nutrono, non curano, non producono miglioramenti, altrimenti detto, se mancano, alla nostra vita non succede proprio nulla ed è proprio questo carattere superfluo che costituisce la definizione del lusso: il lusso è ciò che non serve, ciò che è in più.
Aggiungo che il lusso allora è l’inutile, ma cosa è l’utile? La forchetta, il cucchiaio, sono cose utili, il bicchiere per dissetare , il vaso per contenere fiori, la sedia su cui sedere, la lampada che ti accende il buio, la poltrona per riposare, la carta per scrivere o stampare, la stufetta per l’emergenza quando i caloriferi la danno buca, il vassoio, i piatti e il cestino per il pane e ancora tanto altro…
Che cosa è inutile? La carta per scrivere o per stampare se non scrivo e non stampo, la forchetta ed il cucchiaio se mangio ciò che trovo, il vaso che contiene fiori se non li raccolgo, non li compro, se non me li regalano. La poltrona se non ho tempo per riposare, la stufetta per scaldarmi se non ho casa, il vassoio se non ho ospiti, i piatti se non ho cosa mettervi dentro, il cestino del pane che trattiene le briciole che son buone ma non ho pane da mangiare, il candelabro d’argento quando mi basta una bugia per sostenere la candela, il souvenir se non ho ricordi …
Il paradosso è necessario: ma cosa è utile?” Tutto è utile a chi ha cuore, anima, mente creativa. Il foglietto di stagnola, il tappo di sughero, il souvenir, il soprammobile, una fotografia, una vecchia cartolina in bianco e nero, quel fermaglio che raccoglieva i capelli, la cuffietta del bambino ormai troppo cresciuto…
Non servono per vivere, si potrebbe certamente farne a meno, eppure non è così. Una piccola cosa può diventare un lusso per chi non la possiede. Tanti hanno necessità di aprire gli occhi su questo piccolo e grande mondo fatto di cose superflue che di superfluo hanno solo l’idea e allora il pensiero va a chi ha perduto questo superfluo nella sua vita, a chi lo ha visto cadere sotto le macerie, a chi lo ha visto riempirsi di fango e a chi invece ringrazia il Cielo della fortuna di poter godere del superfluo.
Forse chissà, esiste in un’altra dimensione un mondo di cose inutili che stanno aspettando i loro proprietari per restituirsi tra le mani, per riempire nuovamente gli occhi e l’anima.
Utile- Inutile- Superfluo- Lusso-
A ciascuno il suo, diceva Sciascia, a ciascuno il suo…
Nadia Farina