Quando ho iniziato ad esplorare il mondo dei colori, mi sono accorta che sarei entrata in un ginepraio dove non sarebbe stato facile trovare il bandolo della matassa. Da dove partire? Dalla composizione scientifica, dal simbolismo, dai suoi usi nel quotidiano, nell’arte o in tanto altro ancora?
E’ stata comunque una ricerca affascinante, dopo aver raccontato tutti i colori dell’arcobaleno con qualche incursione in altre tabelle cromatiche, convinta che avessi poco da cercare e ancora meno, da dire, visto che viene definito un non colore, ho lasciato fuori il Grigio. Invece…
Mi sembra interessante cominciare citando Kandinsky che nel suo Spirituale nell’arte, scrive: Questo colore non produce alcun suono esteriore. Il grigio è silenzioso e immobile: La sua immobilità però è diversa dalla quiete del verde che è circondato da colori attivi. Il grigio è l’immobilità senza speranza, più diventa scuro più si accentua la sua desolazione e cresce il suo senso di soffocamento. Se diventa più chiaro, è percorso invece da una trasparenza, da una possibilità di respiro che racchiudono una segreta speranza. Il grigio formato dall’unione del rosso e del verde, ha una mescolanza spirituale di una fervida attività dei tre colori che lo compongono: (il rosso ) e una passività compiaciuta ( Il verde formato dal giallo e dal blu)).
La parola Grigio è un termine antico che deriva dal germanico “Grau”.
Ma come si forma il Grigio? Oltre che nascere dal bianco e dal nero, è l’unione di due colori secondari, il verde (formato dal giallo e dal blu) ed il violetto (formato dal rosso e dal blu) ed è la prevalenza del pigmento di una tinta sull’altra che esprimerà i vari toni di grigio:
Grigio Giallastro – Grigio Azzurrato- Grigio Perla- Grigio Antracite… Difficile se non impossibile definire le tonalità del Grigio, basterebbe osservare il cielo durante la formazione di un temporale, dal grigio lattiginoso di un alba al grigio giallastro che restituisce immagini di cieli torbidi e apocalittici, al grigio fumo, a quello antracite…ma andiamo per ordine.
Quando si mescolano in una sorta di perfetto equilibrio il bianco e il nero, che sono concepiti simbolicamente come bene e male, il grigio diventa il simbolo di prudenza, eleganza, praticità, ma è vissuto anche come una forma di energia opaca e cupa.
Nello stato in cui un ricordo, una emozione o un sogno si concretizzano, si trova il labile confine tra bianco e nero che sfumando uno nell’altro, diventa perciò nebuloso, quindi grigio.
IL Grigio è il colore della passività, della cenere, che ricorda una vitalità e un fuoco spento, ma non mancano significati positivi quali la neutralità e oggettività che nascono dalla mancanza di forte e istintuale emotività. Chi adopera il grigio dovrebbe associarlo a colori caldi e brillanti che attenuano la propensione alla depressione. Un uso smodato del grigio potrebbe portare al male oscuro. E’ infatti un colore particolare, che dà all’occhio sensazioni intermedie che passano tra il bianco e il nero, crea quindi confusione e insicurezza, mentre nella sua tonalità più scura, maggiormente definita, è simbolo di sicurezza e solidità. I toni medi e chiari, accentuati da colori brillanti, agiscono come contrasto o al contrario, creano con colori pastello, ambienti non invadenti e rasserenanti. Il grigio scuro esalta gli altri colori.
Quando è il nero a prevalere, diventando Grigio Antracite, simbolizzerà tristezza, mediocrità, mancanza di energia, timidezza, ma nel suo lato positivo, purezza ed eleganza.
Il Grigio Perla diventa elegante e dona fascino soprattutto se usato per tingere stoffe morbide, fruscianti ed avvolgenti come seta e raso.
Nell’antichità, i tessuti degli indumenti dei contadini non erano tinti, diventò quindi simbolo di povertà, ma anche di voto di umiltà, i monaci indossavano sai grigi e così le suore, definite grigie dal colore dell’abito.
Un tempo uggioso, nebbioso, è definito grigio, così come un anziano con i capelli brizzolati. La nebbia riveste frequentemente un carattere inquietante, evocando la perdita di punti di riferimento, la mancanza di chiarezza e l’oscurantismo. I capelli bianchi evocano la vecchiaia, ma per la duplicità dei significati, anche la saggezza, la conoscenza, la fonte delle esperienze. Nel suo lato positivo, ancora, viene definito intelligente chi è ritenuto possessore di molta Materia Grigia, (il tessuto nervoso che contiene i neuroni).
Il Grigio Fumo contiene il simbolismo proprio del fumo: mettendo in relazione il basso con l’alto, è il veicolo dell’ascensione che lascia dietro di sé la dimensione materiale. Si dice che respinga i demoni, gli spiriti maligni e tutte le creature malefiche, ma non bisogna dimenticare che al tempo degli indiani d’America, era invece, un mezzo di comunicazione tra le varie tribù.
Il Grigio senza particolare tonalità è stato usato per le divise militari. L’esercito confederato durante la guerra civile americana, indossava divise di colore grigio che si confondevano con l’ambiente intorno proteggendo in qualche modo i soldati dalle raffiche dei fucili. E grigio era l’abbigliamento delle operaie parigine che ha dato loro il nome di Grisettes, Gris però significava anche ubriaco e le prostitute venivano apostrofate anche Grisette.
Nel 1800, sempre parlando di abbigliamento, il tailleur grigio scuro in inverno e grigio chiaro in estate, a Londra divenne il modo di vestire durante tutto l’anno.
A proposito di Londra, converrà ricordare da cosa nasce il colore Grigio Fumo Di Londra. Nel 1952, il cielo si coprì di una nube scurissima, tossica, dovuta all’uso eccessivo e perdurante della combustione di carbone che invase la città, un disastro ambientale quasi senza precedenti che uccise migliaia di persone.
Un grigio che si astrae da tutte le composizioni e mescolanze è il grigio di Payne, inventato da un artista non particolarmente eccelso ma che si chiese di che colore fosse l’atmosfera, e dopo infinite prove, inventò il grigio che porta il suo nome: Payne, appunto.
Il Grigio, come sostantivo o aggettivo, entra nella nostra vita attraverso molti modi di dire, tra i più ricorrenti:
Una personalità influente o anche qualcuno che trama nell’ombra è una Eminenza grigia
Grigio è chi è incerto nell’aspetto e nel carattere
Grigia è una zona di difficile ubicazione
Possiede un’anima grigia chi è Scialbo Monotono Desolante Negativo
Fa una figura grigia chi fa una brutta figura
La Letteratura grigia è l’insieme delle pubblicazioni a carattere scientifico difficilmente catalogabili o reperibili, quindi si presume siano frutto di grande studio e che rivestano notevole importanza.
Nella religione cattolica il Grigio è associato al lutto (mercoledì delle ceneri)
Gli scienziati definiscono il Grigio un non colore, mentre per gli artisti, i cineasti, i fotografi, è l’indispensabile aiuto per il gioco del chiaroscuro- Le Foto in bianco e nero – I Film. Luci ed ombre si esaltano con l’uso di questo colore mentre per tanti è associato a neutralità, conformità, noia, incertezza, vecchiaia, indifferenza e modestia.
Molti i pittori che usarono il colore grigio, sia miscelando il bianco col nero, sia mescolando i vari pigmenti. Picasso espresse la tristezza e l’orrore della guerra nel quadro Guernica. Corot dipinse magici paesaggi – Rembrandt esaltò i ritratti con il fondo grigio…
In musica, Claude Debussy, descrisse i suoi notturni come “un esperimento nelle diverse combinazioni che possono essere ottenute da un solo colore- quale sarebbe uno studio in grigio nella pittura”
(Aveva poi ragione Kandinsky?)
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- Ed io?
- E tu allora…
Mi disse la natura,
- Stria il grigio del cielo, dipingi nuvole sempre più scure, disegna lampi, fa che piova. Pensa al giallo del sole e… nascerà l’arcobaleno.
Nadia Farina
(Nella foto “Il grigio” un’opera di Nadia Farina)