Gio. Nov 21st, 2024

Le future generazioni ricorderanno questo periodo storico (sperando che nel frattempo non ci saremmo estinti) come la fase delle emergenze. Emergenze reali, certo, ma utilizzate anche come metodo di governo per rendere accettabile l’inaccettabile, necessario l’impensabile e perfino legale l’inammissibile. Tra le varie emergenze degli ultimi anni non possiamo di certo esimerci dal pensare a quella sanitaria, legata ovviamente, alla comparsa del virus Sars-Cov2. Una situazione nuova, difficile, imprevedibile, ma anche amplificata per poter essere strumentalmente utilizzata per fini politici ed interessi economici. Nel nome della salute, abbiamo sacrificato ogni cosa compreso la libertà. La popolazione è stata terrorizzata ben al di là del pericolo oggettivo, e per far questo, i dati sono stati sovrastimati, le conseguenze del virus amplificate, gli effetti benefici del vaccino sopravvalutati, quelli collaterali, invece, (ma guarda) minimizzati. Questo però non era sufficiente per sopprimere sul nascere ogni potenziale ribellione, pertanto, il pensiero unico terapeuticamente dogmatico ha etichettato le masse in due differenti tipologie: NO-VAX e PRO-VAX.  Ecco, in mezzo a queste due fazioni ideologiche ci sono loro: GLI INVISIBILI.  Sono infatti considerati invisibili tutte quelle persone che, per necessità, per fiducia nello Stato o per proteggere gli altri (cosa successivamente rivelatasi scientificamente falsa), hanno acconsentito a vaccinarsi e hanno subito effetti collaterali irreversibili.  Queste persone, additate come psicosomatiche o simulatori, non solo sono state completamente abbandonate dalle Istituzioni, ma sono state anche costrette, loro malgrado, a sopportare il peso del biasimo sociale.

Ecco che questi invisibili  prendono corpo e acquistano dignità umana nel film-documentario prodotto da Plymastermovie, diretto da Paolo Cassina, con la collaborazione di Alessandro Amori. Il documentario ha un duplice obiettivo: quello di far conoscere alla collettività gli effetti collaterali del cosiddetto vaccino a RNA e di dar voce a tutte quelle persone che, oltre al danno, hanno ricevuto anche la beffa.

Il documentario in rete è a disposizione di tutti ed è gratuito! Inoltre, alcune proiezioni sono già avvenute in molte città, altre sono in programma (sempre gratuitamente) in diverse sale appositamente allestite su tutto il territorio nazionale.  “Invisibili” è stato oggetto di forti polemiche (si ricordi la violenta reazione verbale del Dottor Bassetti quando fu annunciata la proiezione del Film a Genova) e sottoposto a rigida censura.  Questo però -pare- abbia paradossalmente avuto un effetto pubblicitario positivo e le proiezioni stanno facendo ovunque il “tutto esaurito.”

Le due riproduzioni fatte a Reggio Emilia, ad esempio, nella città in cui il Sindaco Vecchi si oppose ferocemente a questa proiezione (scrivendolo anche sulla sua pagina Facebook), hanno avuto un riscontro al di là delle più ottimistiche previsioni. L’apoteosi del successo è avvenuta con la proiezione di sabato 11 febbraio all’Astoria hotel; giorno in cui la visione del documentario è stata seguita da un dibattito pubblico interessantissimo e illuminante a cui hanno preso parte il regista del Film Paolo Cassina, il magistrato Alessandra Chiavegatti, i medici Paolo Schicchi (ortopedico) e Giuseppe Barbaro (cardiologo), la psicologa e psicoterapeuta Paola Ponzo. Come moderatore ha partecipato l’autore e critico televisivo Carlo Freccero.

Antimo Pappadia

Dibattito pubblico di sabato 11 febbraio a Reggio Emilia

https://fb.watch/iDuAfpUGkG/

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