Susanna Trippa è una scrittrice italiana che si è fatta notare dal panorama letterario grazie al suo romanzo Come cambia lo sguardo.
Questo romanzo è uscito con la Casa Editrice Curcio Editore, con la prefazione del senatore Ignazio La Russa.
Il suo titolo completo è “Come cambia lo sguardo – Gli inganni del Sessantotto” ed è una testimonianza dell’autrice.
Bambina negli anni Cinquanta e ragazza in quel Sessantotto che “prima ci sconvolse e poi ci deluse”.
L’autrice Susanna Trippa
L’autrice Susanna Trippa è nata a Bologna e si è laureata proprio in questa città in Lettere moderne e Storia dell’Arte.
Si trasferisce poi a Bergamo, nel 1977, dove lavora prima come insegnante poi nel settore pubblicitario.
Da più di vent’anni vive in Valcavallina, sempre in provincia di Bergamo, nelle Alpi Orobie, con famiglia ed animali, nella casetta che ha dato nome e immagine al suo primo libro I racconti di CasaLuet (2008), una fitta rete di racconti, sogni e magia.
Il suo racconto Pane e cinema ha ricevuto il 1° premio AlberoAndronico “Cinecittà – l’occhio del cinema sulla città” (2009).
Il romanzo epico/fantasy Il viaggio di una stella (giugno 2015) è il suo penultimo pubblicato.
Il romanzo Come cambia lo sguardo – Gli inganni del Sessantotto
Come cambia lo sguardo, dal significativo sottotitolo “Gli inganni del Sessantotto”, è un romanzo autobiografico.
Le varie fasi di formazione della protagonista – dall’infanzia all’età adulta – si legano strettamente ai forti cambiamenti di sguardo che accompagnarono il periodo dagli anni Cinquanta a quelli “di piombo” nella rossa Bologna.
Le vicende sono narrate con la freschezza di una scrittura che fluisce dai “cassettini della memoria”: anni Cinquanta e Sessanta, l’ubriacatura del boom economico, il Sessantotto, i viaggi, l’Oriente e i bui anni “di piombo”, sino ad approdare infine all’età adulta.
Le Riflessioni iniziali individuano nel Sessantotto – con il suo desiderio di uccidere il padre – un filo che lo collega a quanto del globalismo più esasperato minaccia la nostra società attuale.
Il mondo italiano degli anni Cinquanta e Sessanta fu spazzato via dal Sessantotto.
Che errore aver voluto buttare tutto del passato, quanto di buono si sarebbe potuto salvare! E ancora si potrebbe! suggerisce l’autrice.
Parlano del romanzo diverse personalità, come il regista Pupi Avati che lo definisce un “Racconto autobiografico asciutto e onesto”.
Lo scrittore e poeta italiano Roberto Pazzi dice: “… E così una storia diventa cifra e metafora universale”.
Infine il drammaturgo Alberto Gozzi, scrittore italiano attivo nell’ambito della Neoavanguardia italiana: “La semplicità è una faccenda terribilmente complicata ma a te riesce benissimo”.
Il romanzo “Come cambia lo sguardo – Gli inganni del Sessantotto” è disponibile in versione cartacea con copertina flessibile.
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