Ven. Nov 22nd, 2024

L’inclusione è senza ombra di dubbio uno degli obiettivi prioritari che una società civile si prefigge per ogni forma di diversità. Purtroppo però, non solo non siamo ancora riusciti ad estirpare alcuni nuclei pregiudiziali intorno ai quali si aggregano comportamenti di intolleranza, ma a rendere ancora più complessa l’inclusione, ci si mette anche la crisi economica.

Fortunatamente però, nonostante le spese aumentino, le risorse diminuiscano e i costi lievitino,  il Centro Sartoretti di Reggiolo riesce a mantener fede a tutti gli impegni sociali pianificati in passato, malgrado gli ultimi anni difficili. Anzi,  si concede anche qualcosa in più! Ieri, 5 ottobre  2022, alcuni operatori, insieme  alla loro Coordinatrice, a pranzo, hanno accompagnato  “i ragazzi” del Centro al prestigioso ristorante  “Stradora”. Raccomandato dalla Guida Michelin  è ubicato nella Piazza Centrale di Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia. Lo Stradora (ex Rigoletto) è un elegante ristorante collocato all’interno della maestosa villa Manfredini, completamente restaurata dopo i gravi danni subiti dal devastante sisma che colpì la pianura Padana nel 2012. All’interno del lussureggiante giardino si possono ammirare due importanti sculture del noto artista Mario Pavesi (Il pensatore e L’Equilibrio). La cucina creativa e, al tempo stesso ricercata, può definirsi un riuscito connubio fatto di tradizione e raffinatezza.

I ragazzi del Centro Sartoretti hanno molto apprezzato l’iniziativa, ma ci sembra doveroso sottolineare anche  che, se non fosse stato per la gentilezza e la disponibilità della titolare Elena Storchi e dei suoi dipendenti, “i ragazzi” non avrebbero potuto godere di questa bellissima giornata. Infatti, ieri, il ristorante a pranzo era chiuso, ma per il Sartoretti hanno fatto un’eccezione.  Lo Staff (completamente a disposizione dei ragazzi e degli operatori del Centro), ha  riservato un trattamento veramente speciale, anzi, decisamente unico. Quando gli educatori hanno chiesto  ai “ragazzi” che  voto dessero alla giornata, hanno risposto unanimi: “DIECI”. Sono certo che questo pranzo  resterà a lungo impresso nella memoria di tutti, operatori e “ragazzi”.

Antimo Pappadia (Direttore responsabile)

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