La psoriasi è una malattia prevalentemente cutanea di natura infiammatoria con andamento cronico recidivante.
L’eziologia è multifattoriale e include la predisposizione genetica. Talvolta accade che un fattore scatenente è legato ad un trauma, ad infezioni e alla somministrazione di alcuni farmaci.
Nella maggior parte dei casi si manifesta con papule e placche ben circoscritte, eritematose e ricoperte da squame argentee. Nonostante nella maggior parte dei casi si riveli solo al livello cutaneo, il suo coinvolgimento sistemico è ben noto.
La psoriasi, in Italia, colpisce circa il 3% della popolazione senza distinzioni significative tra sesso maschile e femminile.
Può manifestarsi a qualunque età con picchi di insorgenza precoce (prima dei 30 anni), e tardiva, dopo i 50 anni.
Il trattamento farmacologico per curare la malattia dipende dalla gravità e dal disagio che vive il soggetto che ne soffre. Per le forme più lievi si fa ricorso a farmaci topici come ad esempio gel, pomate a base di cortisone oppure ad emollienti per ridurre il prurito. Il principia attivo maggiormente utilizzato è il metotrexato, appartenente al gruppo degli agenti antineoplastici, immunomodulatori e immunosoppressori che può essere usato anche nel trattamento delle forme gravi di psoriasi e per l’artrite psoriasica attiva negli adulti. In ogni caso, come vale per qualsiasi altra patologia anche per quanto riguada i sintomi riconducibili alla psoriasi, è indispensabile rivolgersi ad uno specialista.
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