Più piccolo di ciò che è piccolo, entra nel corpo.
L’orecchio, il naso, la bocca, sono le porte preferite di questo elemento chiamato Virus. E’ un alieno nel tuo corpo e ne vuole prendere possesso. Ti hanno detto che è dentro di te, ma nessuno sa in quale organo vuole mettere radici.
Come quando un minuscolo insetto entra sotto la corteccia di un albero proliferando e contagiando l’intero bosco per farlo ammalare tutto, così l’alieno si insinua nel corpo. Il suo gioco preferito è il domino, far cadere una tessera dopo l’altra e vincere. Questo, il suo scopo. In palio c’è la tua salute, a volte la vita.
E non accetta sconfitte, il Covid19, dopo che l’hanno cacciato via i medici, le medicine o la fortuna del malato, lascia l’eredità della sua potenza. Ha tolto vitalità, energia, forza, equilibrio. Ha creato danni non sempre transitori, come il verme che ha bucato la mela corrompendola, anche se un’ abile punta di coltello lo ha espulso. Non ha paura, l’alieno, neanche del vaccino. Ha capito che non lo conoscono fino in fondo e ne approfitta, e come un soldato disarcionato da cavallo sguaina la spada a destra e a manca, non vuole ancora perdere. Una due tre, forse quattro dosi, cercheranno di distruggerlo, a volte ci riusciranno, ma se il terreno è già minato, la sua capacità di resistere si moltiplicherà.
Cammina insieme all’uomo dicono, e portare a passeggio un alieno che può ammalarti, è come condurre con sé il destino che ha preso forma.
Non serve il coraggio, ancora meno la paura. Come il cavallo di Troia entra nel corpo attraverso i moti dell’anima, dove non c’è difesa, usando un veicolo dolce. Un bacio, un abbraccio, una stretta di mano, ed è per questo, infido e crudele.
Passerà del tempo, forse, ancora molto, ma se ne andrà, nemico subdolo e feroce. Se ne andrà perché la natura lo combatterà, come diceva Leonardo, nessuno è più forte delle regole della natura. Lo combatterà con la sua perfezione, quella che l’uomo ogni giorno tenta di distruggere.
Tutto infatti, nasce, vive e muore per rinascere sotto altre forme. E chissà che nell’uomo non nasca un germoglio nuovo che possa contagiare tutti con una malattia che si chiama Bene, che a differenza del Male, ugualmente contagiosa, non ha controindicazioni-
Nadia Farina
La foto è un’opera di Nadia Farina