Gio. Nov 21st, 2024

Specchio… specchio delle mie brame… chi è la più bella del reame?

Da Biancaneve ad Alice nel paese delle meraviglie, al di là dello specchio… a continuare con Harry  Potter e i fantasmi dentro lo specchio…o ancora ai maghi e alle streghe di ogni tempo e ogni dove, agli incantesimi e ai riti religiosi sciamanici o psicanalitici, ai sogni e allo spazio…

Lo specchio è quel frammento di vetro argento e alluminio, per dirla in parole semplici, almeno quelli moderni,  che assurge a quel significato che lo classifica al di là della sua funzione puramente pratica ed estetica, (quella di riflettere un’immagine per controllare il nostro aspetto e farci sentire più belli e sicuri), come  accade con gli specchietti da borsa, (per alcuni di noi immancabili!),  o con lo specchietto retrovisore in auto, o come quelli nei negozi, persino al supermercato… ma è davvero così importante essenziale, fondamentale la sua presenza nella nostra vita? Perchè e da quando? Potremmo mai farne a meno? Cosa comporterebbe la sua eliminazione? Aumenterebbe la nostra nevrosi nel controllo della nostra immagine o quella altrui? Quello che riflette è un’illusione o realtà? E ancora…è forse un mezzo per portarci da un’altra parte un’altra dimensione?…

Partiamo dall’inizio e ognuno si darà le sue risposte:

Nato da lastre di metallo o bronzo, secondo la leggenda creato dal fabbro degli dei, il dio Efesto, marito di  Afrodite ( un caso?) era usato nei culti religiosi degli antichi Egizi, dorato e simbolo del Sole.

Di pregevole fattura quello degli Etruschi, dove veniva costruito  anche con l’argento,  mentre per i Romani  era con fogli di stagno e piombo uniti al vetro incolore e via via con la sua evoluzione sino ai giorni nostri.

E del suo potere di imprigionare le anime dei trapassati nel suo riflesso? Ne vogliamo parlare? Anticamente per questo motivo, essi venivano coperti, al fine di scongiurarne il pericolo. Nulla sfugge allo specchio, un vampiro non può riflettervisi e se ciò accade non ha scampo, mentre di un demone si pensava si rivelasse nello specchio il suo vero aspetto,  poiché infatti esso fa emergere le verità di ogni forma, nei pregi e nei difetti e ne riporta l’essenziale:vi si può mettere davanti una foto, un quadro, noi stessi, provare per credere: lo specchio non mente.

Tranne quello dei labirinti di un luna park,alterato per mostrarci in caricatura, stravolgerci…ma quella è un’altra storia, un’ammonizione, per ricordarci che per ogni labirinto, ogni problema apparentemente intricato ed insolvibile, esiste un inganno e il primo è rappresentato da noi stessi, con l’immagine appunto deformata.

Lo specchio veniva utilizzato nelle pratiche di alta magia ( nera più che altro)  per evocare visioni ed emettere oracoli.

A tal proposito, esiste un famoso specchio risalente all’antico Giappone shintoista , probabilmente conservato nel Tempio di Ise, facente parte dei Tre Tesori Imperiali  (specchio, perle e spada), quello di Yatano- Kagami, a forma di Fiore di Loto con 8 petali,  25 cm. ( 8 il simbolo dell’infinito e dei principali chakras) , che non può essere visto da nessun comune mortale e  che viene passato per rigida tradizione da un imperatore all’altro e sul quale vi sarebbe scritto: “Io sono colui che sono”. La frase che Dio pronunciò rivelandosi agli Ebrei.

Nelle leggende marine, è attributo di lussuria e vanità delle Sirene, ma nel bene  è anche simbolo di Veritas e Prudentia, simbolo religioso di Maria  nella quale è riflessa l’immagine di Gesù. E se lo rompiamo….7 anni di guai.

Ancora…simbolo del matrimonio; medianico: unito alla tecnica dello “specchio nel buio” che gli antichi Greci utilizzavano per attirare le anime dell’aldilà…

Punitivo: Medusa viene uccisa dalla sua immagine riflessa; Narciso muore affogato  attirato dal suo riflesso nell’acqua.

Magico: la regina Grimilde gli chiede ossessivamente  chi sia la più bella del reame...lo specchio è solo la conferma dell’identità perduta che noi vogliamo dargli:  nel ripassarci semplicemente il rossetto sulle labbra,( erotico irresistibile gesto, dovunque sia fatto) o  nell’usarlo come indispensabile attributo di magia o superstizione; paura dello scorrere del tempo: la Divina Greta Garbo,  ad un certo punto della sua vita coprì tutti gli specchi della sua casa, per non voler vedere la sua immagine sfiorita negli anni.

 L’unico modo in cui possiamo affrontarlo è l‘Amore per noi stessi per chi veramente siamo: è l’accettazione e magari l’invito a curarsi un po’ di più, per assomigliare a chi vogliamo essere per davvero e di conseguenza a chi siamo nella nostra essenza interiore; ad accettare la realtà o il nostro interlocutore senza  paura, perchè si sa , noi abbiamo temiamo o detestiamo o amiamo ciò che è negli altri o è nella realtà esterna perchè sono il nostro metro di paragone, il nostro specchio,appunto e ciò che vediamo, in realtà siamo noi stessi.

Lo sapevano bene gli antichi  e meglio di noi, per questo ne traevano un grande benficio,  il mito di Dioniso e lo specchio dove il dio da bambino riceve in dono uno specchio dai Titani e dove nella sua innocenza e purezza,  egli crede di vedere se stesso, mentre ciò che vede è la bellezza del mondo e distratto dalla meraviglia di quel che vede viene da loro,( i Titani), divorato (celebre metafora dello specchio).

Il celebre scienziato Antonino Zichichi ci rimanda ad un curioso esperimento: prendete un foglio di plastica trasparente e scrivetevi sopra queste parole: “Lo specchio riflette ma non inverte” e posizionatevi di fronte allo specchio con questa scritta: si leggerà esattamente com’è, non al contrario! Magia dello specchio…!

Daniela Casaburi

(Foto originale di Daniela Casaburi)

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