Il lavaggio del cervello fatto in questi due anni per convincerci a barattare le nostre libertà costituzionali con un ipotetico senso di sicurezza ha creato una tale confusione nelle menti da destrutturare le capacità intellettive delle maggioranze. Considerando che chi mi induce a fare questa inferenza è uno sconsiderato di per sé poiché siamo di fronte ad un vero e proprio ricatto da parte di una classe politica. Se prendiamo come riferimento l’analitica esistenziale, questa cosa verrebbe letta come distorsione ontologica operata dal rovesciamento folle del piano ontico. Per essere pratici e come se non scappassimo di casa per la presenza di una trave pericolante perché fuori c’è un temporale, oppure, se vogliamo fare un esempio un po’ più arcaico è come dire “non scappo dalla mia caverna per la presenza di un leone perché ho paura di ciò che posso trovare fuori.” Rinunciare a vivere per paura di morire, non eviterà l’appuntamento con la morte , ma ci fa rinunciare a vivere il presente. Quello che mi domando ora è come sarà il nostro futuro a causa delle conseguenze bizzarre e sproporzionate fatte dalla classe politica dominante rispetto al dato oggettivo?
La valutazione dei costi/benefici non deve mai essere fatta sull’immediato bensì sui tempi lunghi e questo non solo per proteggere noi, ma soprattutto per non far cadere sulle nuove generazioni il peso dei nostri errori.
Facendo una valutazione globale per ciò che è accaduto in qualità di cittadino posso asserire di essere piuttosto pessimista, come clinico, invece, ne ho la certezza.
Alessandro Nenna