Il De Lescure, scrittore e giornalista francese, a proposito del sogno scrive: [… Il bisogno di dimenticare la terra, la realtà, le delusioni, i loro affronti, così penosi per le anime fiere, i loro urti brutali, così dolorosi per le sensibilità delicate, è un bisogno universale… Il sogno è l’ambiente spirituale che si connette strettamente con la realtà.]
E non è forse per questo che l’uomo ha inventato le fiabe, le favole, le leggende ed i racconti fantastici? E non è forse un sognare ad occhi aperti il circondarsi di esseri soprannaturali capaci di trasformare la realtà?
In questo mondo irreale vivono piccoli popoli: i Folletti e gli Gnomi, gli Elfi e gli Hobbit … Hanno poteri soprannaturali vivono accanto agli uomini con due diversi atteggiamenti: prendono parte attivamente allo loro vita o se ne disinteressano completamente.
I Folletti hanno una natura aerea, sono alti come un pollice, vestono di rosso, hanno un berretto a sonagli e calzano scarpe di vetro, amano la musica e la danza. Spesso nelle favole accompagnano i protagonisti nelle loro avventure. Sono permalosi e dispettosi, vivono preferibilmente nei piccoli borghi, nelle soffitte o nelle case in rovina. Quando si legano molto ad una casa però, ne diventano i protettori come gli antichi Lari dei Romani.
Ogni regione ha il suo folletto che si ritrova in credenze popolari. Nel meridione d’Italia, ad esempio, esiste “o Munaciello” che si diverte a nascondere – far scomparire e/o comparire a suo piacimento, oggetti nelle case abitate, far scivolare sui pavimenti bagnati, annoda i capelli e le code dei cavalli…. Chiederne a gran voce il soccorso, crederci o meno, incredibilmente aiuta.
Le leggende antiche raccontano che la loro origine sembra dipendere dal fatto che quando l’anima di un defunto volava via, assumeva l’incorporeità di una farfalla e volando, rimaneva comunque nell’aria trasformandosi in folletto.
GLI GNOMI, al contrario dei folletti, hanno una corporeità, hanno il compito di proteggere e nascondere i tesori nel punto in cui l’arcobaleno toccherebbe terra, sono piccoli esseri che vivono nelle radici degli alberi cavi, ma loro statura non li renderebbe innocui, anzi, contrastano spesso con gli uomini e gli dei. Dotati di particolari talenti artistici, usano spesso fare incantesimi. Un modo per proteggersi da questi, è quello di vincerli con l’astuzia proponendo enigmi e indovinelli affinché non spariscano nel nulla, loro peculiarità, trattenendoli fino al sorgere del sole. Gli gnomi infatti temono la luce del sole che con i suoi raggi li tramuta in pietra e se ne tengono ben lontani. Sono rappresentati quasi sempre come vecchietti barbuti grinzosi, deformi, hanno abiti verdi e rossi, con il cappello a punta. (ancora una volta un cappello a punta…) con il quale diventano a loro piacimento, invisibili.
Il termine gnomo è stato menzionato per primo dal grande alchimista Paracelso nel 1493, in quanto li riteneva possessori della conoscenza ( gnosis ) curano gli animali e sono grandi conoscitori degli usi medicinali delle erbe. Sono per questo, il simbolo delle forze della natura che portano alla benedizione delle piante.
Ed ecco che quella che viene considerata una abitudine kitsch, di disseminare dei nanetti di pietra tra le aiuole nei giardini, (Vedi I sette nani di Biancaneve diffusi nei nostri giardini ) ha invece una sua origine specifica nelle facoltà magiche degli gnomi.
LE MANI- DESTRA E SINISTRA: Ai protagonisti delle favole spesso sono indicate le vie da percorrere, la destra, positiva, e la sinistra irta di pericoli e di insidie. Da sempre, destra e sinistra hanno valenze opposte ma basta pensare all’uso delle mani per tentare di trovare una spiegazione logica. La destra, ritenuta più forte, perché brandisce la spada, è considerata maschile, la sinistra per il suo reggere lo scudo, è invece femminile. In tutte le culture e religioni, l’uso della destra è un indice favorevole. “Siede alla destra di Dio Padre” Si benedice con la destra..
Gli stregoni svolgono azioni sacre con la destra e preparano i veleni con la sinistra … Il sentiero di destra indica la magia bianca, quello di sinistra, la magia nera…ma tutti gli esseri del mondo fatato o del mondo oltre, si avvalgono di oggetti che rivestono di poteri magici.
Eccone alcuni:
AMULETI e TALISMANI– Molto diversi tra loro, anche se spesso usati come sinonimi:
Il TALISMANO è preparato dal mago per la persona specifica e non può essere passato ad altri perché non avrebbe efficacia alcuna.
L’AMULETO invece, ha la sua origine nel mondo preistorico, quando i cacciatori si adornavano dei denti, delle corna, della pelle di animali uccisi come trofei e davano sicurezza e fiducia nel destino. L’amuleto è quindi un oggetto che il possessore ritiene gli porti fortuna o gli allontani malocchio e sventure. Nelle favole le fate regalano amuleti ai loro protetti. Tra i tanti:
Il Corno Rosso– è un valido esempio di amuleto e trae la sua origine proprio da quanto suddetto. Deve inoltre essere storto, per ricordare le corna degli animali e rosso, il cui colore rimanda al potere delle energie .
La Perla- Nasce nell’antichità il simbolismo delle perle. Per gli antichi greci, queste brillanti gemme erano associate adAFRODITE, dea dell’amore e della bellezza. Essi credevano che si generassero dalla schiuma del mare e simboleggiano il fascino della dea dell’amore.
I primi cristiani ritenevano che queste gemme fossero un potente simbolo di purezza, di fede e della sacra nascita del Cristo. Simbolo di perfezione per la forma sferica e la lucentezza del colore, sono l’unico monile permesso alla sposa nel giorno delle sue nozze.
Una leggenda narra la nascita della perla nella conchiglia che, colpita nel profondo del mare dal fulmine, si spaventa e chiude subito le sue valve dandole origine. Le perle che si ricevono in regalo vanno pagate con una piccola moneta, poiché ricordano anche le lacrime versate dagli dei.
L’Anello:
Può essere di ferro di acciaio, d’oro o d’argento, con pietre preziose o di legno, ma sempre con l’alta valenza simbolica di essere uno strumento rivestito di poteri con il quale è possibile evocare gli spiriti o le figure magiche (Fate. Geni...) La sua forma possiede gli infiniti simbolismi del cerchio, senza inizio né fine, ed ha quindi significato di eterno e immutabile.
Gli sposi si scambiano promesse di onore, fedeltà con un anello d’oro, metallo incorrotto e incorruttibile. Nelle favole è presente come amuleto che protegge e aiuta il protagonista, purché sia sempre lui a portarlo. Se lo perdesse si abbatterebbe su di lui la disgrazia. Spezzare un anello è rompere una promessa. Quando un Pontefice muore, viene spaccato a metà.
Ricchi di simbolismo, Gli anelli sono donati come simbolo di nobiltà, vengono tolti ai moribondi perché si crede che possano ostacolare il distacco dalla terra. Per fare gli incantesimi, il mago si chiude nel Cerchio Magico, che rappresenta l’inviolabilità, protetto da lance di ferro conficcate nel terreno. Un anello tra i più famosi, nato da una leggenda, è l’anello irlandese di Claddagh: Due mani a cerchio stringono un cuore sormontato da una corona. Le mani simboleggiano l’amicizia, la corona è simbolo di lealtà e il cuore dell’amore.
Anche la scelta di re Artù di avere una tavola rotonda, evoca il cerchio magico nel quale i protagonisti più importanti siedono alla destra del re. Il cerchio, fin dall’antichità rappresenta il Cielo e Dio – Si circondano così i santi di aureole. (Il quadrato rappresenta l’uomo e la terra).
Mettersi in cerchio era protezione e sicurezza, così per gli antichi pionieri in America e così per gli accampamenti delle tende dei pellirosse.
I bimbi col girotondo, ripetono inconsapevolmente un gesto antico. Dandosi la mano, si danno forza l’un l’altro e diventano un unicum.
IL SACCHETTO- LA SCATOLA: sono i contenitori degli amuleti e dei talismani che non vanno mostrati a nessuno fuorché al destinatario del dono, che solo, potrà aprirlo per penetrarne il mistero ed il segreto. Ancora oggi impacchettiamo e chiudiamo in una scatola i regali che diventano così, più preziosi ed importanti.
IL FUSO: Molto forte Il simbolismo del fuso che può cristallizzare il tempo e fare incantesimi attraverso la goccia di sangue che fuoriesce dal dito una volta punto. (vedi la favola della Bella Addormentata)
Si ricongiunge a quello dell’arcolaio e della ruota che senza soste, invece, riproduce l’andare del tempo. Nell’antica Grecia, tre figure mitiche le Parche, presiedevano al destino degli esseri umani: Cloto, lachesi e Atropo. Cloto filava, Lachesi avvolgeva il filo della vita sul fuso, Atropo lo recideva.
Ancora oggi, è d’uso pagare con una moneta, quando sono ricevuti in dono, aghi e spille, che possono pungere similmente al fuso per evitare incantesimi e malefici ( Per la serie, non è vero, ma ci credo)
IL FERRO:
E’ il metallo associato al dio della guerra Marte. Per la sua forma inalterabile in lunghissimo tempo dopo essere stato forgiato, il magnetizzarsi e diventare calamita, il ricoprirsi di ruggine rossa, che ricordava il sangue, gli antichi lo ritenevano un metallo dalle virtù magiche.
Tra le tante valenze simboliche, si riteneva avesse la proprietà di scacciare i demoni e di tenere lontane le forze maligne per cui era la materia privilegiata per la fabbricazione di anelli e di amuleti.
Nasce quindi da lontano l’abitudine di portare con sé e di tenere nelle case come amuleto, un chiodo arrugginito e storto, per mostrare agli spiriti maligni, qualora ci fossero, che come il ferro si degrada, così sarà la loro fine.
La POLVERE MAGICA: Usata dalle figure fantastiche nei loro incantesimi, ricorda la Cenere, il cui significato simbolico è legato proprio alla sua somiglianza alla polvere e al suo essere ciò che rimane dopo il passaggio del fuoco. Poiché Il fuoco purifica, cospargersi il capo di cenere, equivale alla penitenza, alla purificazione ed è speranza di resurrezione.
Cenere è inoltre simbolo di speranza – La Fenice rinasce dalle ceneri e vola via.
Nelle favole la polvere, usata dalle streghe come componente dei loro incantesimi, diventa spesso d’oro nelle mani delle fate, ed aiuta a volare chi ha pensieri puri. Vedi Campanellino nella fiaba di Peter Pan.
La SFERA DI CRISTALLO: chiamata impropriamente anche palla di vetro, è uno strumento che si ritrova spesso negli antri delle streghe, nei castelli delle fate e attualmente sono molti i cosiddetti maghi che la adoperano in quanto ritengono o fanno ritenere, di essere in grado di aiuto nell’esercitare le proprie pratiche.
La prima volta che si parla di una sfera di cristallo è segnata da una data precisa: 21 novembre 1582. Un matematico ed occultista, sostenne di averla ricevuta da un angelo. Tra alchimia, magia, psicologia e scienza, la struttura del cristallo e della sua sfericità sembra interagire con il magnetismo umano sì da provocare visioni. Il cristallo può essere percepito come esistente /non esistente. Un ostacolo per il corpo ma non per la vista. Per queste sue proprietà il cristallo è stato interpretato simbolicamente come un oggetto in grado di riflettere e in cui osservare, eventi remoti in spazio e tempo. Ispirate alla sfera di cristallo, sono nate le bolle con la neve, a Parigi, all’Esposizione universale del 1878, ma se ne ha notizia già agli inizi del 1800.
LE CAMPANE:
L’usanza di suonare le campane si perde nella notte dei tempi, si sa che nelle catacombe romane si usavano piccole campane d’argento per chiamare i fedeli alla Messa. Diverse leggende raccontano che fanno fuggire gli spiriti maligni, le streghe e gli esseri soprannaturali.
Vanno suonate durante i temporali poiché avrebbero il potere di allontanarli. Nella realtà avevano il compito di avvisare la popolazione dell’imminente pericolo di guerre o di cataclismi. La voce delle campane, inoltre, scandiva il tempo degli uomini in assenza di orologi.
Ancora oggi annunciano grandi eventi. Nascite- Matrimoni- Morti- e accompagnano la vita dell’uomo fin dal suo apparire nel mondo.
I SONAGLI:
Avevano una forte valenza magica o religiosa Nei popoli primitivi gli uomini, per spaventare l’ignoto, cingevano la cintola con bacche di frutti disseccati che creavano rumore con il movimento. Non conoscendo gli elementi naturali, erano infatti convinti di scacciare in tal modo, forze maligne.
Sono stati utilizzati come strumenti magici fin dall’antico Egitto.
Una abitudine perpetuatasi fin nel medioevo. Sonagli di ogni genere infatti, venivano indossati dai cavalieri, attaccati alla cintura, nei duelli, nei tornei o in battaglia.
Dalla notte dei tempi il suono caotico di un sonaglio, rappresenta la difesa dai demoni, ed ha il potere di proteggere dai nemici e dalle energie negative.
Quando oggi diamo ad un bambino un sonaglio, non facciamo altro che ripetere inconsapevolmente antichi riti di protezione.
LO SPECCHIO MAGICO:
(La strega di Biancaneve- Oltre lo specchio di Alice – Il mito di Narciso)-
Ha una valenza negativa o positiva, ci si perde con eccessiva vanità come nel mito di Narciso o si ritrova la propria essenza dopo avere a lungo contemplato la propria immagine con maturità ed autocritica.
Si pensava che ci fosse una corrispondenza magica tra l’immagine riflessa e la sua copia.
Le incarnazioni diaboliche, invece, nel vedere la propria immagine riflessa, rimangono pietrificate. L’esempio di Perseo che sconfigge Medusa. Chi non ha anima come i demoni o i vampiri, non si riflette nello specchio che diventa però un portale attraverso cui questi possono passare nel mondo reale e rubare le anime, ed allora è necessario coprire gli specchi quando muore qualcuno, anche per impedire che la sua anima rimanga imprigionata.
Un modus operandi che tuttora persiste in alcuni luoghi. Le credenze popolari attribuiscono allo specchio e alle superfici riflettenti come l’acqua ferma, per esempio, il potere di materializzare il presente lontano dagli occhi, il passato ed il futuro che altrimenti non si potrebbero vedere, come nella sfera magica. Lo specchio è anche un simbolo lunare, come la luna riflette una luce non sua.
Lo specchio che porta sette anni di disgrazie una volta rotto, deriva dal fatto che una volta era così prezioso, da non poter essere sostituito con un altro neanche in sette anni di salario.
LA CANDELA BIANCA – La candela bianca è usata dalle fate che nella fiamma vedono la verità, poiché la luce contrasta il buio. E’ presente in tutti gli atti di devozione poiché rappresenta il bene che sconfigge il male.
Fate e maghi fabbricano figurine con la cera per praticare incantesimi. Accendere una candela accompagnata da formule magiche dà alla formula più forza. Accendere una candela dà al cristiano più voce alla sua devozione che la usa sugli altari e per chiedere grazie.
Soffiare sulle candeline nei compleanni deriva da una pratica antica.. Poiché la candela è anche simbolo di rigenerazione, ogni compleanno è visto come una nuova nascita, testimoniata da una candelina in più.
Le candele bianche simboleggiano la purezza e la virtù in senso assoluto, sono in grado di attirare le energie positive e di disperdere le negatività, purificando l’ambiente prima di iniziare un rito. Può essere usata anche quotidianamente per tenere lontane le negatività dal luogo in cui viviamo. Rappresenta la Dea, quindi deve essere inclusa in ogni rituale come “testimone” della presenza della divinità. La candela di colore bianco viene usata nei rituali nei quali si richiede un riequilibrio energetico, come per esempio dopo un intervento chirurgico, per promuovere la pace, per far tornare l’armonia tra le persone, per conservare l’innocenza e la purezza per esempio nei bambini.
Il racconto dei simboli delle favole, certo non esaustivo, non può terminare senza ripetere ancora una volta la formula magica:
ABRACADABRA
ABRACADABR
ABRACADAB
ABRACADA
ABRACAD
ABRACA
ABRA
ABR
AB
A
Stretta è la foglia, larga la via, dite la vostra, che ho detto la mia…
Nadia Farina
(La foto è un’opera di Nadia Farina- Oltre lo specchio-)