Gio. Nov 21st, 2024

Le Campane sono nate come strumento musicale e di culto per richiamare a sé gli uomini e gli esseri soprannaturali.

In Estremo Oriente, il loro suono si otteneva colpendole con un bastone ;antiche leggende cinesi narrano di campane volanti portatrici di fortuna,  sventura o gioia ,  per ornare  carri e giardini . In Giappone erano  chiamate  Otaku, nel 300 d.C.  suonate con le funi nei templi shintoisti e usate nei rituali per realizzare desideri. Nel periodo protocristiano ,  si usavano campane d’argento per richiamare alla messa il popolo nelle catacombe romane.

Il loro suono, secondo le leggende e le antiche superstizioni,  scaccia gli spiriti malevoli e allontana i temporali ( le “streghe del tempo”).  La campana, veniva a viene tutt’ora usata nei rituali magici per evocare “demoni”, o attirare gli Angeli, ( con campane e campanellini), utilizzata nei rituali religiosi di Occidente e Oriente. Esse  sono presenti nella letteratura romantica, ad esempio con Goethe  con la “Ballata della Campana che cammina” :”Il mondo è una campana che ha una crepa, fa rumore ma non suona. …” e con  il poeta Schiller con  “Il canto della campana”; in quella operistica ,dove fa da gioioso sfondo in “Cavalleria Rusticana” nella scena della Pasqua,  o si ode funesta e lugubre all’inizio della  celebre Aria “ “Ma dall’arido stelo divulsa”( dal “Ballo in maschera ”di Verdi),segnando lo scoccare della “mezzanotte, ah…che veggio…”o citata che sembra quasi di sentirla   ne “La Wally”  di Catalani in “Ebben!  N’andrò lontana…come va l’eco della pia campana …(imperdibili!) Ma  quello che più che altro ci colpisce, è il suo segnale acustico “centripeto”, dolce e potente allo stesso tempo, che  attira a sé dall’esterno gli uomini e segna un sacro legame fra l’Uomo e il Divino, fondamentale punto di riferimento per i cristiani di un villaggio o di una città, simbolo sonoro quasi irrinunciabile e trasmutante dell’anima.

Qualche  curiosità dalla  Storia:si diffuse in Europa nel VIII secolo,  cominciando ad entrare nell’immaginario collettivo come oggetto e strumento evocativo e potente per celebrare matrimoni, funerali e nascite… ancora oggi nelle suggestive processioni religiose il suono di una campana ci “avvolge” l’anima, scuote e commuove, dà l’ultima suggestiva “pennellata” ad un paesaggio rurale o montano, porta con sé il ricordo e  la malinconia.  Esso copre distanze incredibili,  come la famosa campana  nel villaggio di Huong Longin , nel Vietnam, a cinque chilometri dalla città di Hue,  che pesa  ben 3285 chilogrammi, udibile fino a 10 km. di distanza!Suono che può avere una potenza talmente elevata  da infastidire terribilmente in taluni casi : a chi non è capitato di essere svegliato da uno scampanellio violento per opera di qualche monaco mattiniero  la domenica mattina? O magari nel silenzio della pennichella del pomeriggio..!

 Nel  1497, nella notte tra il 7 e l’8 luglio , Gerhard van Wou  fuse la famosa “Gloriosa”del Duomo di Erfurt,  11,45 tonnellate,  alta 2,62 metri e con  un diametro di 2,56 metri! Essa suona nella tonalità di Mi, accordata in modo particolare fra ottave superiori ed inferiori. Ma non è certo cosa da poco far suonare una campana alla frequenza giusta:ci vogliono delle regole… Attualmente la potenza di una campana è sul  La3 a 440 megahertz ma può essere anche a 435. Il  suono di una campana si compone di vari suoni armonici, posizionati nei vari punti  del vaso sonoro dal bordo al fondo di essa ,che vibrano diversamente e quindi di varia altezza, gravi e acuti.  Nel 1951 il convegno di Lisbona emise dei requisiti di tonalità seguendo le “Normative Campanologiche mitteleuropee”, nel trattato di Limburg , dove vennero definiti i vari parametri. Nel 1980,  entrano in scena anche le Campane Tibetane, usate per dare relax con “bagni sonori”,curando i dolori articolari, sciatici, i problemi digestivi e l’emicrania. Secondo gli ultimi studi , si scoprì che il suono delle campane tibetane agiva  secondo il “principio di risonanza”,nel  quale la vibrazione viene trasportata dallo strumento alla parte del corpo interessata, facendo vibrare le cellule malate, bloccate e “ cristallizzate” e così risanandole, riportandole nuovamente in equilibrio. Interessante notare come ad esempio il Dr. Gaynor, rettore del dipartimento di Medicina Oncologica del centro Strangh Cornell (NY) ottenne ottimi  risultati nel trattamento di casi di cancro.  Esistono in metallo ( argento, rame,oro, piombo, ferro, mercurio e stagno) seguendo la corrispondenza  dei 7 corpi celesti e ai 7 chakra; in quarzo  ( cristallo) , con un timbro particolare e con struttura molecolare simile al DNA,elicoidale,  che possono coprire una distanza uditiva di 1 km….Vi è venuta voglia di “ricercare”altre curiosità ,di ascoltarle? ALLORA… facciamo silenzio e poi.. rompiamolo.. !Con quest’immagine suggerita dai versi di Withman, in onore delle campane di tutti i tempi e di tutto il mondo…

“O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato, la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambìto premio è conquistato, vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta, occhi seguono l’invitto scafo, la nave arcigna e intrepida…”
(Walt Withman)

  DANIELA CASABURI

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