Gio. Nov 21st, 2024

Lectio Magistralis: cita il vocabolario: lezione di particolare rilevanza e livello tecnico tenuta da un docente o personaggio dotato di notevoli competenze o fama …

Padre Enzo Fortunato è sicuramente un personaggio, inteso nel senso moderno del termine, conosciuto ed amato di persona, sui media e sui social. Che abbia notevoli competenze è indiscutibile; profondo conoscitore della teologia e della vita di San Francesco, che analizza, scruta, legge, in ogni piega del Suo essere. Chi più di lui quindi, può fare una lectio magistralis sulla modernità di un Santo che accompagna le nostre vite dalla fine del millecento?

Ed è ciò che ha fatto il 18 agosto alle ore 18, nel comune di Scala, uno dei borghi più belli della divina costiera, se non addirittura d’Italia, luogo in cui padre Enzo ha visto la luce. Sarà quella luce a volte trascendente che si sprigiona dal mare, dalle montagne, dalla costa, dal cielo, ad avergli dato la profonda fede che emana dalla gioia dei suoi occhi quando parla di Gesù, di San Francesco?

Sarà stata quella luce che ha assorbito vivendo intensamente, per poter divulgare la Parola, le parabole, il Vangelo?  Sarà stata quella luce ad illuminargli il cammino e fare da apripista a chi non vede? Perché questo è quello che fa con il suo “Brava Gente”, aiuta senza, forse, neanche saperlo, fa compagnia, spiega. Ma come spiega? Con Leggerezza, con rapidità, con esattezza, con visibilità, con molteplicità…. Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane, riteneva che queste fossero le doti più importanti per uno scrittore e padre Enzo le “esercita” tutte parlando con la gente.

Ha ragione quando ricorda che bisogna essere semplici per farsi comprendere da tutti. A cosa serve infatti che uno capisca se nove non comprendono? Ed il senso di questa lectio non si può riassumere in un commento. E’ complicato se non impossibile citare ogni passo, poiché sarebbe da sottolineare in ogni sua parte. Una lectio colta, intelligente, levia gravia, con citazioni importanti. Io ho amato in modo particolare alcune frasi che stigmatizzano le considerazioni di e su, San Francesco:

Bisogna avere Filocalia, amore per il bello, per l’armonia, e non Filautia (amore per se stessi)

La guerra non piace agli uomini di buona volontà

La vita vera non sta nella perfezione

Chi nasce tondo non può morire quadrato

A volte, anche la disobbedienza si rivela positiva

La leggenda – E’ qualcosa che va approfondita

Bisogna essere e non avere…

Parole come Coerenza, Libertà, Rettitudine, Rivoluzione, Semplicità, Esistere e non funzionare. Unicità, Irripetibilità Riparare- Resistere- Aggiustare, riunire  ed infine ma non infine, Perdonare!. Quel perdono che nasce dall’amore, il collante invisibile che tiene unita la Brava Gente.

Ancora? No! Mi fermo con la speranza che padre Enzo possa pubblicare la sua lectio e renderla cartacea o digitale, affinché anche chi non era presente possa fruire e meditare sulle Sue parole, certamente ispirate dalla volontà di trasmettere un messaggio che non si perda nel vento.

Perché un antico canto navajo cita:

Tutto quello che hai visto ricordalo, perché quello che dimentichi ritorna a volare nel vento.

Ed è a quel Frate Vento che affidiamo le parole, le preghiere, che quando la brezza ci sfiora, ritornano come energie positive e regalano sentimenti di generosa voglia di vivere in pace e come diceva San Francesco  in vera letizia per poter risplendere.

Nadia Farina

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