Ogni giorno qualcuno viene a spiegarci quanto faccia schifo l’Occidente. Ogni giorno qualcuno si mette a fare le pulci alla letteratura, alla filosofia, all’arte, che dovremmo cancellare e rinnegare perché, si dice, causa e prodotto a un tempo del patriarcato, dell’imperialismo, del razzismo.
Ogni giorno però nel mondo qualcuno, e più spesso qualcuna, sfugge alle catene di culture e tradizioni che dovremmo, dicono, guardare con apertura e curiosità, e si salva grazie al tanto vituperato Occidente.
Qualcuno, più spesso qualcuna, non ci riesce. Anche se magari vive fisicamente in quell’Occidente tanto biasimato.
E come Saman Abbas viene uccisa perché, come le sue coetanee che vivono secondo il maledetto Occidente, vuol decidere da sé chi amare e chi sposare.
Solo che, per evitare di affrontare le proprie contraddizioni, quelli che normalmente si scagliano contro l’Occidente (e la sua letteratura, la sua musica, la sua filosofia, la sua arte), rinnegando se stessi e la cultura che ha loro permesso di coltivare la critica anche più radicale, su Saman Abbas tacciono, o minimizzano.
Alessandro Porcelluzzi