“Adotta l’Orso”, ovvero come uscire dall’autoreclusione
L’esperienza e la potenza del leggere e dello scrivere è ben nota al laboratorio Leggere Libera-Mente, che non a caso propone da oltre10 anni corsi di lettoscrittura nella Casa di Reclusione di Milano-Opera. Corsi cui partecipano o hanno partecipato in passato centinaia di corsisti poi divenuti parte integrante di un progetto che ha ricevuto negli anni svariati riconoscimenti e che ha già al suo attivo numerose pubblicazioni. Un progetto – originariamente centrato sulle tematiche relative alla reclusione – che negli ultimi anni ha travalicato i confini del carcere estendendo il suo interesse a un tema altrettanto importante: quello dell’autoreclusione, ovvero la tendenza a chiudersi in sé stessi in qualsiasi ambiente ci si trovi a vivere; una patologia purtroppo molto diffusa in tutto il mondo: a soffrirne sono, infatti, milioni di persone, soprattutto giovani. Il tutto nella convinzione, per dirla con le parole dello psichiatra e psicoterapeuta Gustavo Pietropolli Charmet. che “tra reclusione e autoreclusione, benché differenti siano le cause, non differiscono gli effetti”.
Oltre a coloro che diventano in metafora totalmente “orsi” chiudendosi nella loro camera per anni, ci sono altri che diventano “orsi” in modo meno evidente, perché depressi, o perché soffrono di attacchi di panico, o perché hanno problemi alimentari, o problemi a socializzare, o sono vittime di bullismo…
Per conoscere questi “orsi” rifugiati nella loro tana, Leggere Libera-Mente organizza sin dal 2014 “Adotta l’Orso”, un concorso internazionale di scrittura per poter incontrare le persone che si autorecludono o che si sono autorecluse in passato. Ciò con un triplice intento: capire cosa li ha spinti all’isolamento; conoscere cosa ha permesso loro di uscire dalla tana e capire cosa possono fare le persone che vivono vicine, spesso elementi cruciali per declinare una svolta.
Il concorso, giunto quest’anno alla quinta edizione, ha visto nel corso degli anni la partecipazione di oltre 600 autori e di circa 5500 studenti. La prima pubblicazione editoriale “Dall’autoreclusione al ritorno alla vita” risale al 2020 e contiene le poesie e le menzioni delle prime quattro edizioni. Proprio in queste settimane, è prevista l’uscita di una seconda pubblicazione, contenenti i testi di narrativa.
La nostra iniziativa ha incredibilmente anticipato i tempi del Coronavirus: la reclusione forzata ha, infatti, finito col coinvolgere l’intera popolazione mondiale, provocando seri problemi alla salute fisica – quando non addirittura la morte – ma anche a quella psichica, aspetto di cui si parla sempre troppo poco.
A certificare la sofferenza della popolazione, sono gli allarmi che vengono lanciati quotidianamente dai media e dalle associazioni di categoria degli psicologi, psicoterapeuti e psichiatri: raddoppio delle problematiche di depressione, rischio fobia sociale per i minori, aumento dei disturbi alimentari, incremento degli episodi di violenza domestica e di cyberbullismo. Allarmi costantemente monitorati dalla psicotraumatologia, che ci invita a una narrazione collettiva per curare i danni emotivi della reclusione forzata nella convinzione che conoscerla sia il primo passo per superarla.
Invitiamo dunque tutti a partecipare all’edizione 2021 di “Adotta l’Orso”, scrivendo ognuno la propria esperienza e possibilmente invitando altri a farlo.
Gli elaborati sono attesi tra febbraio (termine ultimo per le scuole) e maggio 2021 (per tutti gli altri partecipanti) all’indirizzo segreteria.organizzativallm@gmail.com.
Le persone potranno esprimersi in base alle proprie inclinazioni, attraverso la poesia (max 60 versi), oppure attraverso la prosa (max due cartelle, 6mila battute spazi inclusi), oppure attraverso una creazione artistica.
Grazie per la vostra partecipazione e per il passaparola che farete!
Barbara Rossi
(Psicologa, psicoterapeuta e scrittrice -Presidente Associazione Cisproject e promotrice del progetto LLM-)