Gio. Nov 21st, 2024

La polemica è la verbalizzazione di un’opinione espressa da un soggetto in merito ad uno specifico argomento, azione o concetto.

La critica è un’operazione intellettuale grazie alla quale è possibile interpretare e valutare un dato oggettivo.

La prima ha come finalità quella di contrastare e/o demolire.

La seconda, invece, rappresenta un importante valore intellettuale che ha come fine (che sia un progetto, un obiettivo o un concetto), il miglioramento del dato oggettivo.

La critica si distingue dalla polemica perché viene accompagnata (qualora non lo fosse si tratterebbe di polemica) da proposte condivisibili,  propositive e sensate, che devono contenere argomentazioni razionali e finalizzate al miglioramento del dato oggettivo. A tale proposito Kant, asseriva che la critica è il processo attraverso il quale la ragione umana prende coscienza dei propri limiti; chi polemizza non solo dà l’impressione di non essere consapevole dei limiti dello scibile umano ma, cosa ben più grave, ignora completamente i propri confini intellettuali. Ecco il motivo per cui sostengo che la polemica è un freno per la collettività mentre la critica ne rappresenta le sue ali. Prendere coscienza di questo elementare ma fondamentale concetto, potrebbe aiutarci ad essere più cooperativi e propositivi invece che ostacolatori e demolitori spesso anche senza ragione. Infine, ma non per questo meno importante, la distinzione dei due concetti costringerebbe all’isolamento chi, per tornaconti personali, ha interesse ad alimentare lo sterile tifo da stadio a discapito della consapevolezza, della collaborazione e della solidarietà umana, elementi imprescindibili per un buon funzionamento di una società civile.

Antimo Pappadia

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