In questa rubrica abbiamo più volte analizzato le dinamiche di coppia. Le abbiamo rappresentate con competenza, arricchendo ogni articolo non solo con la nostra conoscenza professionale, ma anche con l’esperienza umana e sociale che i singoli redattori avevano maturato nel tempo. Chi ci segue sa perfettamente che abbiamo affrontato un’infinità di temi, tra cui la gelosia che, come abbiamo affermato, spesso implica una forma di proiezione della nostra infedeltà latente unita ad una insicurezza congenita.
https://www.lintelligente.it/2018/10/01/chi-tradisce-spesso-e-sempre-molto-geloso/
Abbiamo parlato del tradimento e di quanto per l’uomo sia di gran lunga più doloroso l’aspetto sessuale, mentre la donna si sente più ferita da un eventuale coinvolgimento sentimentale del suo partner. Abbiamo parlato delle differenze biologiche, psicologiche, sociali ed evoluzionistiche che nel corso dei millenni hanno differenziato l’universo maschile da quello femminile ribadendo il concetto secondo cui il primo è fondato sostanzialmente su basi istintive e razionali, mentre il secondo è strutturato maggiormente su un discorso empatico ed è alimentato da una certa dose di fantasia. A tale proposito, abbiamo appurato che la maggioranza degli studiosi convengono sul fatto che l’intensità del piacere sessuale, generalmente, raggiunge il suo apice quando entrambi i partner sono sentimentalmente molto coinvolti.
https://www.lintelligente.it/2019/12/01/amare-senza-confini/
Tra i tanti temi affrontati abbiamo anche visto come la teoria dell’amore libero, idealizzato da molti intellettuali alla fine degli anni Sessanta e all’inizio degli anni Settanta e sostenuta da alcuni sociologi dell’epoca, si sia sgretolata. Il motto “Fate l’amore e non la guerra” è uno slogan filosofico anti-violenza molto suggestivo, tuttavia il tentativo di eludere l’aggressività individuale e collettiva sopprimendo il desiderio di possesso, attraverso l’amore senza confini, non è possibile. I figli dei fiori amavano condividere l’amore libero, fin quando non si innamoravano. Infatti perfino i più ortodossi detentori del principio “amiamo in libertà senza possesso”, trovavano ostacoli nel momento in cui si innamoravano. Appena erano emozionalmente coinvolti, gli idealisti dell’amore senza barriere tornavano ad erigere le due colonne portanti su cui si poggia il sentimento amoroso, cioè l’esclusività e l’unicità temporale dell’erotismo. Quanto appena detto vale anche nei contsti contemporanei legati allo scambismo e al sesso di gruppo, temi che abbiamo più volte trattato
Sono tanti gli argomenti che abbiamo affrontato in questa rubrica durante questi tre anni di attività, compendiarli tutti non solo rappresenterebbe un lavoro complesso ma si rivelerebbe anche superficiale, pertanto mi fermo qui e vi invito a continuare a seguirci, perché nei prossimi numeri saranno trattati tanti altri argomenti di grande interesse sociale concernenti la vita amorosa.
Vi aspetto al prossimo numero.
Antimo Pappadia