Nei due articoli precedenti, del 15 Gennaio e del 01 Febbraio, ho ricordato, rispettivamente, le mie vicende di spettatore cinematografico, e poi quelle di fruitore “casalingo” (videocassette, DVD e finalmente Internet).
Un tema trasversale, e che coinvolge anche la carta stampata (e patinata) è quello dei nudi di personaggi famosi, mediatici (Cinema, TV, Televisione, Musica).
Oggi basta digitare su Internet il nome della persona, ed aggiungere “nuda”, “topless”, oppure “hot”, per scoprire tutte le svestizioni possibili. Poi, si può ovviamente declinare in “Tutti” (i risultati), “Immagini” e “Video” per specificare ulteriormente la ricerca.
Nulla sfugge alla memoria di Internet. Nulla più sfuggirà alle attenzioni del guardone.
Una volta non era così.
Si attendeva la svestizione del personaggio, generalmente su Playboy e Playmen, ma anche su insospettabili giornaletti di programmi televisivi, e, soprattutto, sui Calendari, per avere finalmente il risultato della ricerca …
… che era, ovviamente, tanto più “succosa”, quanto più improbabile era il nudo: Barbara D’Urso, ancora non famosa, fu strepitosa (all’epoca, per dire, il pube non era censurato, e spesso naturalmente “forestoso”), ma i brividi maggiori potevano derivare, che so?, dalla “fatina” Maria Giovanna Elmi, o da una giunonica Iva Zanicchi …
… oltre che da personaggi “da amatore” più noti alle “nicchie” di segaioli; per dire: tutti avranno visto almeno una volta la rigogliosissima presentatrice dei film di Rete4, ma non tutti sapevano che si chiama Emanuela Foliero, e ancor meno l’avranno attesa al varco.
Io sì!
Scandalosa fu Patty Pravo, ripresa in un nudo “normale”, ma in mezzo ad anonime/i molto … impegnato/i in simulazioni fotografiche assai prossime all’atto. E soprattutto fu inconsueta la rivista: “Men”, in cui l’erotismo esondava largamente in pornografia.
Internet si è rivelata un grande centro di raccolta (TV, cinema, riviste) e di documentazione. Tutto viene aggiornato continuamente, e pertanto le svestizioni “storiche” si mescolano con la paparazzata al mare.
Non mancano gli “omaggi” dei fan, che mettono insieme vere e proprie raccolte di foto e di filmini.
Ma dentro Internet si può trovare anche il “fake”, ovvero il fotomontaggio in cui la testa è quella di un personaggio famoso, mentre tutto il resto, comprese le performance (che vanno dall’esplicito, al grottesco, al francamente ginecologico) deriva dalle attività di modelle/i, di attore e di attrici.
A volte la qualità è scarsissima, insufficiente a determinare una pur precaria eccitazione. Quale ne sarà dunque il senso?
Probabilmente l’irrisione.
E’ inelegante? Sarebbe da censurare? Il personaggio famoso ha dei motivi per dolersene? Siamo ai limiti del Revenge Porn?
(Una “vendetta” non verso l’ex, ma verso il successo, per dire che “sotto sotto” … ehm … il personaggio famoso è come chiunque. Ed anzi peggio! .)
Si può trovare qualcosa di superficialmente simile, ma con ambizioni artistiche (riuscite) e scavo psicologico (molto interessante) nel film “Nymphomaniac”, di Lars Von Trier, dove situazioni “al limite” vengono interpretate grazie alla faccia dell’attore o dell’attrice, mentre “il resto” deriva dalle prestazioni di professioniste/i del Porno.
E’ chiaro che, proprio per il tipo di situazione, era impossibile che attrici ed attori famosi potessero “prestarsi”. Ciò non è andato però a detrimento della ricerca dei filmati “incriminati”, specialmente quello con Charlotte Gaingsbourg (un cognome che è già sinonimo di trasgressione: figlia di Serge, autore e interprete maschile di “Je t’aime, moi non plus”, nonché altri brani più belli e importanti, ma meno noti).
Fa però pensare che Lars von Trier, capostipite del realismo e del verismo cinematografico estremo, e in quanto tale fondatore di “Dogma 95” …
https://it.wikipedia.org/wiki/Dogma_95
… si sia dovuto arrestare, ricorrendo al Fake, quando si è trovato, per forza di cose, ad esplorare il connubio fra celebrità e pornografia.
Gianfranco Domizi