Il virus si è diffuso in Cina, a Wuhan;
- Sono 9.834 i casi confermati di infezione da nuovo coronavirus (2019-nCoV) nel mondo. L’infezione ha già contagiato 17 operatori sanitari, con 213 morti, mentre i contagi nel vecchio continente sono 14: 6 in Francia, 5 in Germania, 2 in Italia e 1 in Finlandia) Bollettino dell’Ecdc – European Centre for Disease Prevention and Control)
- Dall’inizio dell’epidemia ad oggi sono 213 le vittime, tutte in Cina; i casi di guarigione però si sono moltiplicati nelle ultime 72 ore e salgono a 210. I decessi sono di persone con un’età media di oltre 75 anni.
- La trasmissione da uomo a uomo è stata confermata;
- I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie;
- Salgono a 16 finora i casi accertati in Europa;
- L’OMS il 30 gennaio ha dichiarato il Coronavirus un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale e il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili e ha stanziato 5 milioni di euro in caso di bisogno.
- Il ministero della Salute ha istituito un’apposita Task Force per decidere i provvedimenti da prendere;
- Il 30 gennaio sono stati accertati i primi due casi in Italia;
- Il presidente Giuseppe Conte ha annunciato la chiusura del traffico aereo da e per la Cina. Siamo il primo Paese europeo ad avere adottato questa precauzione;
- Sarà un Commissario straordinario a gestire l’emergenza, secondo l’ordinanza della Protezione Civile
Il coronavirus si è diffuso nella provincia cinese dell’Hubei, in particolare a Wuhan. La principale ipotesi è quella che il virus sia passato dagli animali agli esseri umani in un mercato ittico, Wuhan Huanan, ora chiuso, dove si vendeva anche carne di animali selvatici.
In poco tempo il virus ha messo in allerta tutto il mondo. La maggior parte delle ultime infezioni segnalate si è verificata proprio nella provincia focolaio del virus.
L’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato questa epidemia un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale.
IN ITALIA:
Positiva ai test una coppia di turisti cinesi ricoverata all’ospedale Spallanzani di Roma. Si tratta dei primi due casi accertati in Italia. Provenienti da Wuhan, erano atterrati a Milano il 23 gennaio e avevano fatto alcune tappe intermedie prima di arrivare 4 giorni fa in un hotel della capitale. Con loro anche altri 18 cittadini cinesi sono sotto osservazione perché facevano parte dello stesso gruppo della coppia in vacanza a Roma.
Come ha annunciato il Ministero degli Esteri Luigi Di Maio, il Governo ha deciso di costituire una unità operativa speciale che si riunirà nelle prossime ore, sotto il coordinamento dell’Unità di crisi della Farnesina, con i ministeri della Salute, delle Infrastrutture e l’Enac. La nuova unità si occuperà di tre questioni importanti: far rientrare gli italiani che vogliono tornare in Italia, occuparsi dei cinesi temporaneamente presenti in Italia e che vogliono rientrare e chiedono informazioni su come fare dopo il blocco aereo e gestire il traffico merci, che dovrà essere garantito nei limiti protocolli sanitari. Al momento non ci sono contagi di italiani: Dopo l’arrivo lunedì in Italia i connazionali saranno portati in una struttura militare dove sarà avviato il protocollo sanitario.
Il presidente Giuseppe Conte ha annunciato la chiusura del traffico aereo da e per la Cina e il Consiglio dei Ministri il 31 gennaio ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Per affrontare l’emergenza l’esecutivo di Giuseppe Conte ha poi deciso lo stanziamento di cinque milioni di euro.
L’efficacia della linea operativa dell’Italia è stata confermata nei giorni scorsi dal direttore generale aggiunto dell’Oms che ha riconosciuto che l’Italia è in prima linea con le misure più efficaci. Il divieto di traffico aereo, ma anche la dichiarazione dello Stato di emergenza non potevano essere adottati prima. Ora l’Oms ha invece dichiarato l’emergenza globale e sono stati accertati i primi due casi in Italia.
Il 31 gennaio sono atterrati all’aeroporto di Fiumicino gli ultimi cinque voli provenienti da varie città della Cina: Hong Kong, Haikou-Chongqing, Chengdu, Guangzhou e Taipei, per un totale di circa 1000 persone. Lo sbarco dei passeggeri è avvenuto con le procedure di sicurezza previste dal Ministero della Salute: i medici della Sanità aerea muniti di protezioni, tuta, guanti e maschere hanno misurato la temperatura, consegnato l’apposito vademecum e richiesto a tutti di compilare una scheda con i dati sulla residenza ed eventuali spostamenti per poter tracciare i passeggeri in caso di eventuale contagio.
Cosa accade ora: Secondo l’ordinamento normativo italiano per le emergenze di rilievo nazionale che devono essere, con immediatezza d’intervento, fronteggiate con mezzi e poteri straordinari, il Consiglio dei Ministri delibera lo stato di emergenza, su proposta del Presidente del Consiglio, acquisita l’intesa della regione interessata. Lo stato di emergenza può essere dichiarato dal Consiglio dei Ministri “al verificarsi o nell’imminenza di calamità naturali o eventi connessi all’attività dell’uomo in Italia”. Può essere dichiarato anche in caso di “gravi eventi all’estero nei quali la Protezione Civile italiana partecipa direttamente”. Il Codice della Protezione Civile definisce la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale, portandola a un massimo di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi. Alla delibera dello stato di emergenza il Consiglio dei Ministri stanzia l’importo per realizzare i primi interventi mentre ulteriori risorse possono essere assegnate, con successiva delibera, a seguito della ricognizione dei fabbisogni.
GLI ALTRI PAESI:
La Francia ha fatto rientrare da Wuhan 200 suoi cittadini bloccati a Wuhan, poi saranno trasferiti in un resort a Carry-le-Rouet, cittadina vicino a Marsiglia, dove rimarranno in isolamento per 14 giorni di quarantena. Anche la Germania ha predisposto il rimpatrio di un centinaio di cittadini.
Si registrano inoltre due nuovi casi di contagio nel Regno Unito e British Airways, ha interrotto tutti i voli verso il Paese
La Russia ha chiuso preventivamente il confine con la Cina, a eccezione dei treni diretti, senza fermate intermedie, per Pechino.
Il Giappone intanto ha fatto appello ai cittadini affinché evitino qualsiasi viaggio non necessario verso la Cina.
Anche gli Stati Uniti, che hanno alzato i livelli di allerta, hanno esortato i cittadini a non recarsi in Cina.
Il Pakistan ha deciso di sospendere i voli da e per la Cina fino al 2 febbraio, la stessa decisione è stata presa dalla Mongolia, che ha chiuso i confini fino al 2 marzo.
Comunicato stampa (La Redazione)