E’ stata sicuramente una delle presentazioni di libri più emozionanti a cui abbia mai presenziato.
Martedì 22 ottobre, nella biblioteca San Pellegrino a Reggio Emilia, ho avuto il piacere e l’onore di assistere alla presentazione ufficiale del libro dal titolo: “Stefano e il non tempo” di Rosa Ruggiero, Edito da Mreditori, pag. 164, Euro 12.00.
La serata è stata impreziosita dal duetto che la nota artista e scrittrice, nonché collaboratrice de www.lintelligente.it Nadia Farina ha intrattenuto con l’autrice del Volume. Oltre ad un folto pubblico, la serata è stata animata dal contributo di diverse associazioni tra cui ricordiamo “Cobalto Autismo Autonomia Adulti” che ha organizzato l’evento, di cui l’autrice del libro è anche presidente e mamma del protagonista. La parte musicale invece, è stata curata dal Maestro Mauro Magnani dell’associazione Musicattiva, il gruppo che si è esibito si chiama “Spiriti liberi”. Sono inoltre intervenuti Nicola Maffini, direttore educativo, e alcuni collaboratori di Casa Gioia, il centro socio-educativo che frequenta il protagonista del libro.
La manifestazione è stata un susseguirsi di intense emozioni. Il tema della disabilità, differentemente da come troppo spesso accade, è stato affrontato con competenza, speranza e consapevolezza, una triade difficilmente riscontrabile in realtà analoghe.
Gli argomenti approfonditi sono stati tanti, tra cui l’ansia dell’incerto futuro a cui vanno incontro le categorie più fragili, le modalità e le tecniche per affinare le abilità residue dei disabili, le difficoltà che sono costretti ad affrontare quotidianamente coloro i quali entrano a far parte del complesso mondo della diversità. Già… a proposito, ma che cos’è la diversità? Il quesito di non facile soluzione è stato un elemento presente in più concetti espressi. Durante la serata in molti ci siamo chiesti, ma i diversi sono quelle persone che non hanno barriere psichiche ed esprimono ciò che pensano senza filtri, oppure sono quelli che se non hanno l’abbigliamento alla moda si sentono sempre e ovunque fuori luogo? Un deficit intellettivo è rappresentato da coloro i quali raccontano le proprie emozioni senza filtri pur avendo una capacità verbale ridotta, oppure da quei boriosi che utilizzano le circonlocuzioni delle parole per appagare una ingorda vanità o, peggio ancora per soggiogare gli altri? E ancora, chi è il vero disabile, quella persona che ha difficoltà psico-motorie, oppure il presuntuoso che ha dei pregiudizi verso ciò che soggettivamente gli appare lontano o magari incompatibile con i propri canoni e/o valori? Non so… non è facile dare delle risposte…
La diversità e la normalità sono concetti troppo complessi e controversi per tracciare dei limiti netti tra loro e soprattutto è praticamente impossibile trovare dei criteri in grado di stabilirne delle delimitazioni marcate. Tuttavia mi sento di poter dire che le persone che hanno accolto l’invito a partecipare alla presentazione del libro di Rosa Ruggiero, hanno avuto diversi spunti per riflettere su questi temi e chissà, magari hanno anche elaborato qualche supposizione congrua a domande che, probabilmente, la maggior parte di noi non avrà mai risposte definitive.
Antimo Pappadia
Foto di Barbara Lo Rillo