Ogni essere umano, per vivere in buone condizioni di salute, ha bisogno in media di 300 litri di ossigeno al giorno: un albero adulto ne produce in media solo 20/30. Questo è sufficiente a farci capire dove nasce il bisogno disperato che l’umanità ha di prendersi cura di tutte le piante presenti nel globo. Se a questa esigenza esistenziale si uniscono le ragioni nostalgiche-sentimentali, la notizia che 45 (QUARANTACINQUE) Platani (PLATANUS) a Reggiolo (RE) tra via Amendola, viale Turati e via Roma verranno abbattuti, fa lo stesso effetto di un terribile pugno allo stomaco.
Tuttavia bisogna anche riconoscere le ragioni sollevate dall’amministrazione e da alcuni residenti di Reggiolo che più volte hanno fatto presente diverse problematiche causate dai giganti arbusti, come ad esempio la compromissione della rete fognaria causata dall’apparato radicale degli alberi, lo smottamento del terreno e i disagi vissuti dalle persone con problemi di deambulazione che camminano sui marciapiedi resi pericolosi dal sollevamento della strada.
Vista la complessità di ragioni contrapposte, non è facile stabilire se la soluzione intrapresa dall’amministrazione comunale di Reggiolo sia effettivamente quella più congeniale (altri Comuni ad esempio hanno fanno scelte diverse dando la priorità alla vita degli alberi – un esempio su tutti è quello di Milano Marittima – dove i marciapiedi sollevati dalle radici dei pini rappresentano una peculiarità paesaggistica del luogo e non un problema), certo però è che, in considerazione dell’agglomerato urbano specifico, la scelta di piantare Platani in Viale Amendola a Reggiolo si è rivelata del tutto sconsiderata.
Distinguere accuratamente la specie di alberi da piantare in specifiche zone, deve essere una valutazione ponderata e fatta in prospettiva. I criteri di crescita delle piante devono sempre essere tenuti presenti, lo spazio circostanziale e la potenziale ramificazione non possono essere sottovalutati e soprattutto il potenziale sviluppo del tronco e l’ampliamento dell’apparato radicale devono essere determinanti per la scelta dell’albero da piantare; aspetti che, in passato a Reggiolo non sono stati minimamente considerati.
Un altro elemento che non va assolutamente sottovalutato riguarda la manutenzione e la pianificazione di un intervento corretto e sistematico che si deve estrinsecare attraverso la potatura, la prevenzione e la cura costante degli alberi. Solo così possiamo evitare che situazioni come quella che si sta verificando in viale Amendola a Reggiolo (RE) possano ripetersi.
Comunque a Reggiolo le operazioni di eradicazione degli alberi sono cominciate pertano è vero che se da un lato è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono scappati, dall’altro è altrettanto veritiero ricordare che l’abbattimento di 45 Platani (Platanus) in un’area che è considerata tra le più inquinate al mondo, non solo rappresenta una grande sconfitta morale per l’intera comunità, ma è anche un pessimo esempio per le future generazioni.
Antimo Pappadia