Bianco, è davvero un non colore?
Bianco, il non colore per eccellenza, entra da subito nella nostra vita con il latte, e bianco è il primo dente, ma soprattutto bianca è la luce che ci accoglie alla nascita, quella luce in cui si fondono tutti i colori, scomposti solo dal prisma che quella luce riflette, ma quando viene sintetizzato, possiede invece infinite sfumature. Basti pensare alla difficoltà di quando lo si vuole definire: panna – latte- avorio- carta- porcellana- burro- neve- perla…
E di perle bianche e traslucenti che hanno il potere magico e taumaturgico, si adornano le donne. Non lo sanno, ma portano su di sè il simbolo della perfezione, della Madonna e del fulmine che ha colpito la conchiglia trasformando i suoi occhi in perle. Una, la più grande conosciuta fino ad oggi, è La Pellegrina, che pescata nel 1912, è finita dopo alterne vicende, a Mosca, nel Museo del tesoro dei Romanoff.
Bianca è la luce della luna che nell’opale lattiginoso ritrova il suo nome ed il suo colore: Opale o Pietra Di Luna, che in cristalloterapia possiede le virtù di tutte le gemme preziose, poiché ne contiene tutti i colori.
Bianco, il colore trasparente ed etereo delle nuvole, bianco il sale, che prezioso come l’oro, è simbolo di saggezza e di purezza. Bianca è la rosa simbolo d’amore e Candida è la spirituale rosa di Dante. Bianca è la colomba della pace, bianco è l’uovo simbolo di vita. Bianca è la luce che dona a chi di bianco si veste e che afferma così, il suo essere aperto ad ogni possibilità. Mai dimenticare però, che esiste l’ infinita gamma di bianchi che possiedono tonalità calde o fredde e sono queste a fare la differenza nel rendere una persona luminosa o al contrario, spenta e trasparente.
Il tutto e il nulla si confrontano col Bianco. E’ la somma o l’assenza di tutti i colori.
Il vestito della sposa, del battesimo, delle cerimonie iniziatiche, è bianco, bianco è però, anche il lenzuolo in cui si avvolgono i defunti, dove ogni colore si perde nel nulla.
Quando il bianco entra nel sogno, questo diventa positivo, è infatti la luce che avvolge i mistici nella fede, altrimenti, soprattutto in opposizione al nero, si tinge di una negatività che potrebbe simboleggiare il gelo, la solitudine, l’abbandono.
Ed ancora nell’antitesi dei significati, fa pensare al candore, all’innocenza, ma anche a qualcosa di incompiuto…
Il candidato, la cui parola ha il suo etimo in candido, indossava nell’antica Roma la bianca veste di chi entrava in politica, ed indica il passaggio da una condizione ad un’altra.
[.. Il bianco ci colpisce come un grande silenzio che ci sembra assoluto (…) Il silenzio della nascita, il silenzio della morte.] scrive Kandinsky, che nello “Spirituale dell’arte” studiò ed elaborò teorie sul colore e sulla musica, dove il bianco… diventa assenza di suono. La pausa…in cui tutto è compiuto, tutto può ancora accadere.
Bianca è la magia buona. Bianchi, sono nelle favole e nella letteratura, tutti gli animali e tutte le figure fantastiche e mitologiche che aiutano l’eroe: sul cavallo bianco arriva il principe a salvare la principessa, bianco è lo splendido cigno nato dal brutto anatroccolo, bianco è Pegaso, il cavallo alato, bianco il mitico Unicorno… ma bianche sono anche le figure esoteriche… i fantasmi, le anime dei trapassati… Il momento in cui il niente e l’invisibile prendono corpo.
Ancora una volta, il tutto e il niente, lo Ynn e lo Yang in contrapposizione, in continua alternanza, diventano simbolo del giorno che diventa notte.
Anche l’arte figurativa non poteva esimersi dal confrontarsi con questo colore e gli artisti, nella continua ricerca del colore e della luce, si sono cimentati nel bianco assoluto. Fontana, nei suoi tagli sulla tela bianca, e tanti altri, ma uno su tutti, Malevich con il quadrato bianco su sfondo bianco.
Malevich, era un pittore che ritraeva contadini russi e la loro fatica, ma spingendosi nella ricerca di un possibile oltre della pittura, dopo un lungo percorso, difficile, laborioso e contestato, arrivò a dipingere due tele. Il Quadrato Nero Su Sfondo Bianco e il Quadrato Bianco Su Sfondo Bianco.
Di suo pugno, scrisse:
[...Ho rotto lo schermo blu dei colori distinti e sono passato al bianco. Compagni aviatori, libratevi con me in ciò che non ha punti di appoggio! Io ho piantato i paletti del Suprematismo(…) l’assenza di fondamenta, l’infinito è di fronte a voi!]
Ma quell’infinito divenne il nulla per molti e forse, anche per lui, che dopo, non riuscendo ad accettare quel deserto, tornò a dipingere i contadini russi.
Nadia Farina
(Nella foto: -L’assemblaggio bianco di Nadia Farina)