Interazione: azione reciproca.
I social network, fucina di amicizie nuove e ritrovate. Rinnovate?
Passiamo tutto il giorno da soli, davanti alla tv o allo smartphone (meglio un buon libro…) eppure sui social network abbiamo migliaia di amici.
Un paradosso, non credete?
Siamo letteralmente circondati da amici, eppure non parliamo mai.
Siamo connessi e isolati.
Un cane che si morde la coda, è proprio il caso di dirlo.
Poi quel numero…
Quale numero?
Semplice: quello delle nostre amicizie virtuali. E ci tengo a sottolineare quest’ultima parola.
Vai a letto alla sera con x amici e ti svegli al mattino con x amici – 1. O più. Cioè meno.
Che è successo? Come mai quella persona (o più) ha deciso che non siamo più degni d’esser loro amici?
Abbiamo fatto qualcosa di male? Abbiamo parlato dietro le loro spalle? No, nulla di tutto ciò.
E allora?
La maggior parte di loro risponderà che “non gli parlavamo”.
Ora, consideriamo il fatto che non sempre si ha il tempo di parlare con gli amici.
Per esempio il mio profilo è quasi saturo, sono alla soglia delle 5000 amicizie e, se dovessi soltanto mandare un saluto a tutti ogni giorno… beh, addio lavoro, addio vita sociale e addio anche a quest’articolo, che non avrei assolutamente tempo di scrivere.
Vi faccio un esempio: per rispondere uno a uno agli auguri ricevuti per il mio compleanno impiego in media 4-5 ore, spalmate in due o tre giorni a seconda degli impegni di lavoro.
Lo faccio con il cuore, ci tengo a rispondere a chi mi ha dedicato anche solo un secondo della sua vita.
Magari tra le amicizie abbiamo persone che stimiamo, artisti che osanniamo da tempo. Sarebbe bello interagire di più con loro ma la paura di dire una stupidata e “costringerli” a cancellarci dalla loro lista di amicizie è fortissima.
Cancellare non è male. Essere cancellati FA male.
Magari dovremmo passare meno tempo a offenderci per la mancata chiamata e domandarci come mai quella persona non si fa sentire.
Forse ha solo bisogno di essere ascoltata, di ricevere la famosa mano tesa.
Più aiuto e meno cancellazioni: come la vedete?
Roberto Baldini