Gio. Nov 21st, 2024

Inventare.

Creare qualcosa con la propria mente e portarlo nella nostra vita, magari attraverso un disegno, un progetto meccanico, una canzone che si spande nell’aria e dona emozioni a chi l’ascolta.

Ideare qualcosa di concreto, come un’automobile.

O d’impalpabile, come un’emozione. Un sentimento.

Da piccoli inventiamo compagni di gioco, presi dalla tv o inventati di sana pianta.

Gnomi, folletti, fate, supereroi che ci donano i loro poteri e ci fanno addormentare sereni, per affrontare la notte buia che fa così tanta paura.

Io mi ero addirittura inventato un fratello…

Poi si cresce, i giochi con la palla si allontanano, l’album di figurine è stato gettato perché è uscito quello nuovo (e comunque non è detto che si prosegua la collezione) e i desideri tipo viaggio sulla luna svaniscono, lasciando spazio a qualcosa di più concreto.

Il motorino, la macchina, un concerto, una festa, un capo firmato.

E poi l’amore

Facile immaginarlo, vero?

Se poi siamo aiutati da film, libri, fumetti…

E viverlo?

Ecco, qui la cosa potrebbe farsi un pochino complicata…

Vuoi per l’aspetto fischio, la timidezza, la paura del rifiuto, a volte è più facile immaginare la storia d’amore ideale, invece di viverla.

Certo, chi ce l’ha fatta vi dirà che non c’è paragone, che qualcuno al proprio fianco vale ben più di mille pensieri che non scaldano, nelle fredde notti d’inverno.

Facile parlare così, quando si è scoperto a priori il segreto dell’uovo di Colombo…

La verità è che il mistero sarà svelato mille volte per poi tornare nell’ombra altrettante, formando un disegno che assomiglia tremendamente al simbolo di Moebius.

Se non si può vivere un amore, perché non immaginarlo?

Perfetto, perché sarà esattamente come lo vorremo noi.

Passionale, suadente, magico, infinito, prepotente, sensuale, veloce, feroce, perfetto.

Non deluderà mai, non può deludere.

E sapete perché? Perchè non è reale, ecco perché.

Sarà una partita a tennis giocata in solitario, non potremo far altro che vincere ma non sarà soddisfacente come confrontarsi con qualcuno.

Perché l’amore è anche, e soprattutto, questo.

Conoscersi, esplorarsi, ascoltarsi.

Sul piano fisico ma soprattutto personale, cerebrale.

Mettersi a nudo e vedere l’altra persona nella sua unicità, con pregi e difetti.

E, ricordiamocelo, molti dei difetti che vedremo saranno i nostri, perché vedremo soprattutto il nostro riflesso, nell’altra persona…

 

 Roberto Baldini

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