www.lintelligente.it è dalla parte dei lupi . Ha delle ottime ragioni per esserlo. La dottoressa Francesca Orsoni, medico veterinario ed esperta di fauna territoriale ci aiuterà a capire perché.
Dottoressa Orsoni ci spiegherebbe a cosa serve il lupo nei nostri territori?
E’ questa la domanda che chi lavora nella conservazione della natura si sente spesso rivolgere dalle cosiddette “fazioni anti-lupo”, ovvero da quelle categorie danneggiate in maniera più o meno realistica dal ritorno del grande predatore. La domanda, certamente provocatoria, rappresenta in realtà un ottimo spunto di riflessione per analizzare le ricadute positive che il ritorno spontaneo di questo animale ha avuto nel nostro Paese.
–A indicare che un ecosistema è sano.
Il lupo è un super predatore, ovvero nella famosa piramide alimentare di un ecosistema naturale si pone al
livello più alto e non ha a sua volta predatori naturali. Il fatto che in Italia sia tornato il lupo significa
che tutti i livelli inferiori della piramide sono in buono stato e in grado di sostenere quelli superiori. Le specie
con queste caratteristiche nell’ambito della conservazione della natura vengono definite “specie
ombrello”: tutelare il lupo significa, automaticamente, tutelare a cascata tutte le specie animali e vegetali
poste ai livelli inferiori della piramide.
–A migliorare lo stato delle sue popolazioni preda.
Una delle motivazioni che ha maggiormente favorito il ritorno del lupo in Italia è stato quello delle sue
prede naturali, che nel caso del cinghiale e del capriolo negli ultimi vent’anni ha assunto le proporzioni di un
vero e proprio boom demografico. Per contenere le dimensioni di queste popolazioni non esiste metodo più
efficace di quello previsto dalla natura stessa: la presenza del loro predatore naturale. Il lupo non contiene
queste specie solo numericamente, ma effettua un importantissimo lavoro di selezione predando di
preferenza animali deboli, malati o molto anziani e consentendo quindi ai soggetti più forti di sopravvivere e
tramandare i loro geni.
–A valorizzare il nostro Paese.
Il lupo è presente in Italia con una sottospecie endemica, cioè esclusiva del nostro Paese: il lupo
appenninico (Canis lupus italicus). Non esiste altra regione al mondo che presenti questo animale allo stato
selvatico, per cui il patrimonio genetico del lupo appenninico può essere considerato, in un certo senso,
un’eccellenza nostrana. Tutelare il lupo in Italia ha un’importanza particolare, poiché se dovesse estinguersi
non potremmo recuperarlo da nessun’altra popolazione selvatica.
–A dare un servizio ecosistemico.
Questo termine indica, in ecologia, un beneficio che l’uomo può ricavare da un ecosistema naturale. Ci sono
diversi tipi di servizi ecosistemici, inclusi quei richiami di tipo sociale e turistico che una specie selvatica può
effettuare sulle persone. Se pensiamo ad una specie carismatica come il lupo è facile capire quanto la sua
presenza possa dare valore ad un territorio. Escursionisti, fotografi, ricercatori, tecnici sono solo alcune delle
categorie che, nel tempo libero o per lavoro, potrebbero sentire il richiamo di una zona con presenza
accertata della specie lupo. Questo fenomeno è ben conosciuto all’estero, specialmente nei grandi Parchi
americani, ma abbiamo qualche esempio anche in Italia, come l’Abruzzo con il suo orso marsicano.
–A ricordare la nostra storia.
L’uomo è stato culturalmente legato al lupo sin dai tempi antichi. Da quando abbiamo iniziato ad allevare
animali domestici, questa specie si è indissolubilmente legata alle nostre attività.
Il lupo è lo storico nemico dei pastori; rappresenta l’antenato dei nostri più fedeli alleati, i cani, addomesticati proprio per difendere il bestiame dai lupi e in seguito per aiutarci nella caccia, sfruttando le abilità del predatore che abbiamo da sempre temuto e ammirato.
Tutelare il lupo significa custodire una testimonianza vivente delle nostre radici.
www.lintelligente.it ringrazia la Dottoressa Francesca Orsoni per il suo acuto e competente intervento. Grazie