Ah, l’ispirazione…
Quella cosa che fluttua nell’aria attorno a noi, quella cosa che non riusciamo a vedere, perché è invisibile.
Non riusciamo a sentirla, perlomeno con l’udito, perché non parla. Perlomeno non con la voce…
Non riusciamo a percepirne l’odore, il colore.
Però c’è, lo so io e lo sapete voi.
Eppure qualcuno la rinnega.
Incredibili quelli che sostengono che non vogliono leggere libri di altri autori per non “contaminare” il proprio stile…
Ogni cosa è ispirazione: tutto ciò che ci circonda, che viviamo, che respiriamo.
Persino questo articolo, forse, sarà d’ispirazione a qualcuno…
L’ispirazione può nascondersi ovunque: nella scena di un film che ci fa ridere o piangere, che ci ricorda che dobbiamo amare oppure una persona che non c’è più.
O magari anche solo nel volto dell’attore, che si tratti di Heath Ledger/Joker o del pazzo Gary Oldman di Léon.
Forse si nasconde tra le sinuose curve di un’auto che vi è appena sfrecciata davanti, oppure tra le curve più romantiche e altrettanto sinuose di una bella donna.
L’ispirazione è un’amante strana, un’amante tenera e passionale, un’amante che ha un solo difetto: ama giocare a nascondino e si palesa quando meno ce l’aspettiamo.
Ma, d’altra parte, un buon scrittore ha sempre una Moleskine e una penna a portata di mano, giusto?
Roberto Baldini