La sua sede è ubicata a Polla, un paesino nell’estrema provincia di Salerno, a nord del Vallo di Diano sulle rive del fiume Tanagro, a ridosso dei bellissimi monti Alburni.
Il titolare è Michele Gentile, che della sua libreria ha fatto una ragione di vita, uno strumento culturale che utilizza per opporsi ad ogni forma di globalizzazione e di monopolizzazione editoriale. Noto come l’ideatore del progetto “Libro sospeso”, iniziativa che segue lo stesso principio del caffè sospeso in uso nella città partenopea (ove una persona paga al bar un espresso ad uno sconosciuto che non può permetterselo), Michele Gentile ha concepito diversi progetti culturali che hanno visto la sua libreria alla ribalta delle cronache non solo nazionali.
Oltre al “Libro sospeso”, Michele Gentile ha realizzato altri progetti che tutto il modo gli copia. Tra questi ricordiamo “Viaggi d’autore” e “Non Rifiutiamoci”.
– “Viaggi d’autore” è un’iniziativa sposata da Autolinee Curcio, un’azienda di trasporti che opera a livello nazionale. Giuseppe Curcio, titolare dell’impresa di trasporti, e la libreria Ex Libris hanno organizzato per oltre due anni presentazioni di libri permettendo ai passeggeri di interagire con scrittori di prestigio mentre viaggiavano a bordo dei suoi modernissimi autobus. Al termine del viaggio a ciascun passeggero veniva regalata una copia del libro in questione. Il progetto ebbe inizio nel 2015 e ospitò come prima autrice Giovanna Mulas, scrittrice sarda due volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura.
-“Non rifiutiamoci”. Questo progetto, che impegna diverse scuole del Vallo di Diano, prevede che le persone portino metalli riciclabili alla libreria Ex Libris e Michele dia loro l’equivalente in libri o materiale didattico.
Michele Gentile, nonostante le immense difficoltà economiche, resta barricato dietro alle sue idee e ai suoi progetti. I quali, quando vengono copiati in altre parti del mondo, crescono ed hanno un felice seguito, mentre nel Vallo di Diano, pur riscuotendo un certo riconoscimento sociale, purtroppo finiscono sempre nel dimenticatoio collettivo.
Antimo Pappadia