Dom. Nov 24th, 2024

Radio tiempo de boleros compie venticinque anni, le nozze d’argento con il suo pubblico. Ne parliamo con Susana Saibene, colei che l’ha ideata e che la cura da sempre.

Due parole per raccontare Susana Saibene:

Nata in Argentina con radici italiane, il suo cognome è italiano, è una innamorata della vita e dell’Italia in modo assoluto. Grande ascoltatrice, riesce a percepire ogni sfumatura e ogni sentimento della vita, e questa è una delle ragioni che l’hanno portata ad amare e ideare Tiempo de Boleros che le somiglia tantissimo.

Ma chiediamo a lei direttamente:

    • Quando è nata la tua radio? Perchè? Dove?
    • In Argentina, non esisteva una radio che programmasse il bolero ed allora io che lo amo da sempre, fin da piccola, ho utilizzato la mia esperienza di lavoro in radio e televisione, come esperta di comunicazione, per ideare una radio che raccontasse il bolero nella sua totalità: i compositori, gli autori, le storie, le biografie, i cantanti e gli interpreti.. E così il 2 gennaio del 1993, in Buenos Aires, è nata questa radio, che oggi ha migliaia di seguiti e il cui sito ufficiale- www.tiempodeboleros.com – è visitato da 2.800.000 di persone, ascoltata in ogni parte del mondo, perfino in Australia.
    • Quando comincia la storia del bolero?
    • Il bolero nasce in Cuba come parte di una cultura che ti parla, che ti fa vivere e sognare.
    • C’è un inizio del bolero?
    • Sì, Il primo bolero è stato scritto da Pepe Sanchez, un sarto, che ha scritto TRISTEZA. E’ la poesia in musica. Chi scrive per il bolero non può non essere un poeta.
    • Perchè?
    • Perchè solo i poeti possono raccontare l’amore e il disamore, la passione, la malinconia, la nostalgia, l’abbraccio, l’abbandono. Il bolero è tutto questo, e la vita stessa. Ascoltando il bolero puoi incontrare la tua storia perchè raccoglie tutti i sentimenti. Il poeta viene ispirato dalla sua Musa, perchè il bolero è sempre una musica ispirata, non è mai una musica costruita. E sia chiaro, Il bolero non è mai commerciale.  
    • Susana, parla a ruota libera, infervorata e piena di passione, senza virgole, senza punti. Lascia scivolare le parole che le sgorgano dall’anima è anche lei come un bolero incalzante. E’ inutile chiederle i nomi dei cantanti e degli autori preferiti, proprio perchè raccolgono il frutto di tutti i sentimenti e di tutte le emozioni e ciascuno ha la sua particolarità.
    • E’ per chi vuole vivere le emozioni. Si può forse, riassumere in una frase di un autore importantissimo Armando Manzanero: “ Vado a spegnere la luce per pensare a te”. E’ nel buio che racconta in uno struggente bolero, che si lascia volare la immaginazione la speranza la illusione l’attrazione.
    • Puoi almeno definirmi il bolero?
    • Se lo vuoi i definire, è la musica che innamora, che vibra di gioia e di dolore, di vita, e come dicevo prima, è la musica dell’amore e del disamore.
    • Quindi Il bolero non ha intenti sociali.
    • No! Solo due o tre interpreti hano cantato in Cuba, in Portorico, Panamà, ma non è il fondamento del bolero. Il bolero è un luogo di amore, di seduzione, di espressione romantica.
    • Come dico sempre, il bolero è sotto la pelle, sotto la vita delle persone.
    • Il periodo più felice? L’epoca d’oro del bolero?
    • Gli anni cinquanta sessanta. Accompagna la danza con una cadenza musicale molto varia che segue il ritmo delle parole.
    • A proposito di ritmo, quali sono gli strumenti principali?
    • Nel bolero classico, la Chitarra, e poi il requinto una chitarra particolare, che dà un ritmo cadenzato,   le percussioni sempre, il piano, ma anche il violino, il contrabbasso..
    • Se dovessi comparare la musica del bolero a un colore?
    • Ti dirò, all’inizio il sito aveva un rosa molto forte, adesso rosa più chiaro, celeste, bianco.
    • Colore predominante?
    • Ciascun bolero ha un colore differente, però il bolero emette il colore dell’anima.
    • E poi non so, tutti quelli che ti ho detto, ma il bianco..
    • Mi piace che lo associ al bianco, alla fine è un colore che nella luce riunisce tutti i colori, come la vita riunisce tutti i sentimenti.
    • Prima di lasciarci, ti faccio una domanda che magari ti impone una scelta, ma sono davvero curiosa:Susana ride e pensa e ancora sorride, poi mi risponde
    • Per dormire che canzone ascolti e per alzarti?
  • Per dormire ALMA CON ALMA e EN LA OSCURITAD“La radio èper l’abbraccio degli ascoltatori, lì dove il romanticismo trionfa e io mi sento “querida”.Non traduco questa parola che in Italia può avere molti significati. Io preferisco pensare alla parola “amata”, come credo che sia.

 

    • Per svegliarmi? Per svegliarmi accendo la mia radio:  www. Tiempo de boleros.com
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  • Grazie di averci dedicato questo “Tiempo”, certo ci sarebbero da dire ancora un milione di cose. Diciamo che questo è un inizio.. e allora alla prossima!21 marzo 2018

 

  • Nadia Farina