Giovannino Guareschi è l’autore italiano più tradotto in assoluto. Non so se i 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo siano in linea con le aspettative che lo scrittore aveva in vita (Guareschi diceva sarcasticamente che si rivolgeva ai suoi 24 lettori, in quanto riteneva di meritarne uno in meno rispetto a quelli a cui il Manzoni “ambiva” nel Romanzo “I Promessi Sposi”), certo è che la sua notorietà a livello planetario è inequivocabile.
A ricordare molte scene delle trasposizioni cinematografiche di alcune sue opere, c’è Brescello. Soprannominato il paese di Don Camillo e Peppone, Brescello ha 5600 abitanti ed è situato sulla riva orientale del fiume Po, nella provincia di Reggio Emilia. Oltre al museo dedicato ai protagonisti, si possono ammirare anche vari luoghi e oggetti che erano presenti durante le riprese cinematografiche.
In pieno centro storico sono state collocate le statue di bronzo di Don Camillo e Peppone. Sono state scolpite nell’atto di salutarsi e appositamente messe alle due estremità opposte della piazza, proprio per sottolineare le diverse posizioni ideologiche che i rivali si contendono nelle opere di Guareschi.
A pochi metri dalle statue, c’è il famoso carrarmato protagonista di importanti scene nel film “Don Camillo e l’Onorevole Peppone”, con la bocca di fuoco (e non poteva essere altrimenti) rivolta verso la chiesa.
In via Costituente 11 è possibile visitare la casetta che nelle riprese cinematografiche era stata adibita a sacrestia, mentre nell’orticello di fronte era stato allestito il celebre pollaio che apparteneva a Don Camillo.
In via Rossini si può osservare la famosa campana ripresa in diverse scene di molte pellicole. La scena più memorabile è sicuramente quella in cui Peppone ci finisce sotto rimanendo miracolosamente illeso.
Nonostante Brescello sia il primo comune dell’Emilia Romagna ad essere stato prosciolto per infiltrazione di stampo mafioso, preferiamo non lasciarci contaminare da questo dramma politico. Vogliamo continuare a raccontare le peculiarità e le attrattive che rendono famoso Brescello con la medesima semplicità, e uguale acume, coi quali Giovannino Guareschi narrò il paese immaginario di Don Camillo e Peppone nei suoi noti libri.
La redazione